Mamma ubriaca si addormenta sul corpo del figlioletto di un mese uccidendolo: ora è libera
Era stata condannata a due anni e quattro mesi dalla Corte di Swansea per aver provocato la morte del figlio. Ora Marina Tilby, 26 anni, è libera. La donna si era addormentata ubriaca fradicia sopra al figlio di appena quattro settimana, che in seguito aveva perso la vita. Lo scorso giugno, dopo aver ammesso l’accusa di crudeltà nei confronti di un bambino per negligenza intenzionale, era stata condannata. Ma ieri i giudici della Corte d'Appello hanno stabilito che può considerarsi libera (la pena è stata ridotta a 16 mesi, e poi sospesa). I fatti erano avvenuti il 30 marzo 2017. Marina, di Aberaeron, contea di Ceredigion, in Galles, era così ubriaca che ci sono volute più di un'ora per svegliarla dopo che suo figlio Darrian è stato portato d'urgenza in ospedale nel tentativo di salvargli la vita. Stando a quanto accertato, la donna aveva trascorsi alcune ore in discoteca insieme al piccolo, poi aveva incontrato due sconosciuti con i quali si era appartata all'interno di un camper, bevendo superalcolici.
All'inizio della sua sentenza martedì, il giudice Fraser ha dichiarato: "Questo è senza dubbio un caso molto tragico". I rapporti psicologici hanno stabilito che la morte di Darrian ha avuto un "impatto significativo" sulla salute mentale di Tilby, che aveva sofferto di una "profonda depressione" dopo la tragedia. Condannando la Tilby a giugno, il giudice Paul Thomas le aveva detto di aver mostrato "indifferenza deliberata" per il benessere di suo figlio. “È una responsabilità della madre, il dovere di una madre, e il suo istinto naturale di mettere la cura e la sicurezza del suo bambino di quattro settimane sopra ogni altra cosa. Questo è un terribile caso di egoismo materno”, aveva dichiarato il magistrato. Va detto che le prove mediche non sono state in grado di escludere la possibilità che la morte di Darrian sia stata causata dalla ‘sindrome della morte improvvisa del lattante' prima che Tilby gli si addormentasse sopra.