Mamma scioccata: bimbo di 7 anni compra gioco da 9mila euro su eBay con la sua carta di credito
Quando ha visto quella addebito di circa 9mila euro sul proprio conto corrente ha pensato ad un errore della banca. Ma in realtà la somma era stata spesa effettivamente con la sua carta di credito. Da suo figlio di 7 anni. Il bimbo, approfittando del fatto che nel computer di Donna Jacobs, australiana, erano rimasti salvati i dati della carta di credito della madre, ha acquistato su eBay un giocattolo da collezione rarissimo.
La storia, raccontata dal Mirror, arriva da Sydney: il figlio di Donna, affetto da autismo, è un grande fan della collezione Coles Fresh Stikeez, piccole miniature di pupazzetti a forma di frutta e verdura. Tra i vari pezzi della serie, il più ricercato è senza dubbio quello di Golden Billy, una banana dorata che, a quanto pare, è introvabile e per questo anche molto costosa. Donna aveva chiaramente declinato le richieste del figlio in merito all’acquisto, ma da un giorno all'altra ha ricevuto via e-mail i dati del pagamento: qualcosa come 14mila dollari australiani al termine di un'asta, una cifra che si aggira appunto intorno ai 9mila euro. Dopo aver capito cosa era successo, la donna ha provato a contattare il venditore, raccontando la sua storia: l'uomo però non ha voluto sentire ragioni e ha richiesto il pagamento immediato. Soltanto dopo aver contattato la propria banca, eBay e Paypal, la donna è riuscita a trovare una soluzione, evitando di sborsare quella cifra per la banana dorata. Il sito di aste online alla fine ha risolto la controversia a favore della signora.
Donna ha anche fatto un appello chiedendo misure più severe per evitare che incidenti del genere possano accadere di nuovo: “Magari c’è chi se lo può permettere, ma trovo assolutamente ridicolo che vengano spesi così tanti soldi per un giocattolo – ha dichiarato Donna -. Nessuno, tra Paypal e la mia banca, ha pensato di fermare quella transazione. Servono dei filtri in grado di bloccare le spese oltre un certo limite, che al momento non ci sono”.
