Mamma ammette di aver ucciso tre dei suoi figli facendo finire la sua auto in un lago
Una donna sudsudanese di trentasette anni, mamma di sette figli, nel 2015 avrebbe fatto volontariamente finire la sua auto – con a bordo quattro dei suoi bambini – dentro un lago nello stato di Victoria, in Australia. Solo uno dei quattro bambini a bordo si è salvato oltre alla donna, mentre gli altri tre bimbi sono morti. Ora Akon Guode, arrivata in Australia nel 2008, ha ammesso di essere colpevole della morte dei suoi bambini. Ha confessato per la prima volta di aver causato la morte dei figli lanciandosi a bordo della sua auto in quel lago. È stata quindi dichiarata colpevole di infanticidio, duplice omicidio e tentato omicidio davanti alla Corte suprema dello Stato di Victoria. La tragedia risale all’8 aprile del 2015. Alual, sei anni, è la bambina sopravvissuta mentre Bol, un anno, e i gemelli di quattro anni Hanger e Madit sono annegati nel lago.
Il marito l’aveva difesa: secondo lui non avrebbe mai fatto del male ai suoi figli – Lo scorso anno il marito della donna, Joseph Manyang, aveva dichiarato alle autorità che Guode aveva detto che le girava la testa prima dell’incidente. Aveva insomma difeso la moglie dicendo che da madre amorevole quale era non avrebbe mai fatto del male intenzionalmente ai loro figli. Oltre alle sue parole c’erano però anche quelle di un testimone chiave che aveva dichiarato che l’auto della donna era stata condotta deliberatamente verso il lago. In particolare, nei tragici momenti che hanno preceduto la tragedia il testimone aveva detto all’operatore dei servizi di emergenza che la macchina stava affondando e che i bambini all’interno gridavano. La donna resta in custodia fino alla prossima udienza, prevista per il 31 gennaio.