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Maltempo in America: si contano già nove morti

Negli ultimi giorni una violenta tempesta di neve si è abbattuta su diversi Stati della costa est, causando vittime, numerosi danni e disagi per la popolazione. I Paesi più colpiti hanno dichiarato lo stato d’emergenza.
A cura di Susanna Picone
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Maltempo in America: si contano già nove morti

Dopo i danni provocati dalla forte pioggia in Italia è allarme maltempo anche negli Stati Uniti. Nel corso del weekend una violentissima tempesta di neve, assolutamente inaspettata in questo periodo dell’anno, si è abbattuta sulla East Coast americana, in particolare sugli stati di New York, New Jersey, Connecticut e Massachusetts dove è stato dichiarato lo stato di emergenza meteo.

Tantissimi i danni provocati dalla neve: si contano già almeno nove vittime. Tra queste ci sono un 84enne della Pennsylvania morto in seguito alla caduta di un albero sulla sua casa, un uomo del Connecticut deceduto per un incidente stradale causato dalla strada ghiacciata e un giovane 20enne rimasto folgorato dai cavi della linea elettrica a Springfield, nel Massachussetts.

Ad oggi la tempesta è ormai passata ma le conseguenze si fanno sentire: sono almeno 3 milioni e 200mila le persone ancora senza elettricità e, in alcune aree, la popolazione dovrà aspettare ancora qualche giorno per ritornare alla normalità.

Particolarmente colpita la città di New York che mai nella sua storia aveva assistito ad una ondata di neve così abbondante, e devastante, nel mese di ottobre. Numerosissimi i danni e tanti i disagi per la circolazione: molti treni sono stati sospesi e anche il traffico aereo, in particolare negli aeroporti di New York e di Philadelphia, ha subito dei rallentamenti.

Neve anche su Zuccotti Park, il presidio degli indignados

Maltempo Usa: nevica su Zuccotti Park

Nonostante il freddo gli indignados promettono di continuare la loro protesta

“ Il maltempo non fermerà le proteste. ”
Michael Moore
Hanno risentito particolarmente della tempesta di neve gli indignados di Occupy Wall Street che, dal presidio di Manhattan, stanno continuando la loro protesta. I manifestanti sono stati costretti a rinunciare anche alle stufe alimentate dai generatori dopo che il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha ordinato la rimozione dei generatori per garantire la sicurezza degli stessi.

Un divieto che, secondo gli indignados, risponde anche alla volontà di intimorire il gruppo ed incitarli ad abbandonare la protesta; ipotesi che, almeno per il momento, non viene presa in considerazione.

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