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Maltempo Germania, 133 morti e centinaia di dispersi. In Belgio in 41mila senza elettricità

Aumenta il bilancio delle vittime causate dal maltempo che ha messo in ginocchio Germania, Belgio, Lussemburgo e Svizzera. In Germania sono 133 i morti e centinaia i dispersi. In Belgio 41mila persone sono senza elettricità. Si teme ora per la resistenza delle dighe: a rischio crollo la struttura di Rurtalsperre.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Si aggrava ulteriormente il bilancio delle vittime del maltempo che ha devastato la Germania occidentale, l'Olanda, il Belgio, il Lussemburgo e la Svizzera. Il Paese più colpito dalle piogge di queste ore è la Germania che conta 133 morti per le alluvioni. In totale i morti in tutta Europa sono 153. Almeno 90 persone hanno perso la vita nella regione della Renania-Palatinato, una delle più colpite. Il bilancio potrebbe ancora salire con il passare dei giorni. A queste vittime si aggiungono le 43 della Renania Settentrionale-Westfalia e le 20 registrate in Belgio.

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Per quanto riguarda il numero dei dispersi, resta impossibile un bilancio preciso: le linee telefoniche sono saltate in molte delle zone interessate dal maltempo. In molti sono isolati dal blackout in centri cittadini quasi del tutto distrutti. Il caso più preoccupante è quello del villaggio di Schuld, con una popolazione di 700 abitanti, completamente isolato dalla mancanza di energia elettrica. La cittadina è stata rasa al suolo quasi completamente. Qui il maltempo ha causato centinaia di morti e dispersi che le autorità continuano a cercare con l'ausilio degli elicotteri dell'esercito. "Il governo non vi lascerà soli in questo momento terribile" ha detto ai cittadini la cancelliera Angela Merkel da Washington. Ha poi aggiunto che si sta già pensando a un piano in collaborazione con l'Unione Europea per la ricostruzione.

La cancelliera ha espresso inoltre la volontà di effettuare un sopralluogo nell'area del disastro. Le condizioni impervie, però, rendono impossibile la visita che comunque è prevista, secondo fonti governative, nel "breve periodo. Nel Nord Reno-Vestfalia, a circa 40 chilometri da Colonia, una frana ha travolto interi centri cittadini. "Le case sono state spazzate via, molte sono crollate" scrivono le autorità locali su Twitter. Dalle abitazioni superstiti continuano ad arrivare chiamate di emergenza dai residenti che non hanno lasciato i loro appartamenti. Al momento l'evacuazione dei centri abitati sarebbe possibile solo per via nautica e i soccorritori non sono in grado di raggiungere tutte le persone in pericolo. Nei pressi del confine con il Belgio, invece, suscita ancora preoccupazione la diga di Rurtalsperre che rischia di cedere.

Nel frattempo in Belgio il numero dei morti è salito a 20 con altri 20 dispersi. Sono circa 41mila le persone senza elettricità nel Sud del Paese e nella città di Verviers è stato imposto il coprifuoco per evitare i saccheggi. Preoccupano le condizioni della diga di Maaseik, nella provincia di Limburg. Secondo il sindaco Johan Tollenaere, c'è il rischio concreto che la struttura ceda. "Una devastazione senza precedenti. Queste inondazioni sono tra le peggiori che il nostro Paese abbia mai conosciuto" ha affermato il premier belga Alexander De Croo nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sugli effetti del maltempo sul Belgio. "La situazione resta critica, siamo tutti toccati da quanto successo. Martedì 20 luglio sarà dichiarata una giornata di lutto nazionale". Ad offrire aiuto al Paese devastato la Francia, l'Austria e l'Italia che hanno inviato delle equipe di vigili del fuoco con personale e mezzi.

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