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Malta: Robert Abela nuovo premier, sostituisce Muscat dopo lo scandalo Daphne Caruana Galizia

Robert Abela, avvocato di 42 anni e figlio dell’ex Presidente della Repubblica maltese, è stato eletto leader del partito laburista e di conseguenza primo ministro del paese dopo le dimissioni del suo predecessore Joseph Muscat, accusato di aver interferito nelle indagini sull’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.
A cura di Davide Falcioni
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L'avvocato di 42 anni Robert Abela è stato eletto leader del Partito laburista maltese diventando così anche Primo ministro di Malta dopo le dimissioni di Joseph Muscat, accusato di aver interferito nelle indagini sull'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, uccisa a 53 anni in un attentato il 16 ottobre del 2017 a Bidnija, nel nord dell’Isola.

Chi è Robert Abela: figlio "d'arte" dell'ex Presidente della Repubblica

"Figlio d'arte" – il padre è stato presidente della Repubblica maltese tra il 2009 e il 2014 – e descritto come outsider che proseguirà le politiche del suo predecessore, Abela è stato scelto dalla maggioranza dei 17.500 elettori laburisti (che hanno votato per la prima volta direttamente il loro leader) grazie alla sua promessa di continuare con le “ricette vincenti” di Muscat. Il quarantaduenne è stato preferito al chirurgo di dieci anni più anziano Chris Fearne, vicepremier uscente. Abela ricoprirà la carica di primo ministro per due anni e mezzo, fino al settembre 2022.
Quarantadue anni, avvocato, attivista di lunga data del Partito laburista, Abela è diventato parlamentare maltese durante le ultime elezioni legislative del 2017, convocate in anticipo da Muscat e vinte dal suo partito malgrado l’ondata di scandali che hanno scosso il suo entourage.

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Le dimissioni di Muscat per lo scandalo sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia

Muscat si è dimesso dall'incarico di capo del governo lo scorso primo dicembre, nel pieno delle proteste di piazza e delle polemiche scoppiate per il coinvolgimento di parte del suo esecutivo nello scandalo per l’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia. Nel mirino degli investigatori sono finiti il capo di gabinetto dell’esecutivo, Keith Schembri, e i ministri del turismo, Kondrad Mizzi, e dell’Economia, Chris Cardona, per i loro rapporti con il presunto mandante, l’imprenditore Fenech.

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