Malata Covid, muore subito dopo aver dato alla luce due gemelli: “Era il suo sogno diventare mamma”

Dal Brasile, Paese messo in ginocchio dalla pandemia di Coronavirus, arriva una storia drammatica. È quella di Larissa Blanco, una giovane donna di 24 anni che è morta pochi istanti dopo aver dato alla luce due gemelli. Larissa era positiva al nuovo Coronavirus. Si era ammalata un paio di settimane prima del parto. La giovane donna, secondo quanto riportato dai media locali, era stata ricoverata il 27 giugno presso un ospedale di San Paolo. Lì ha dato alla luce due gemellini, Guilherme e Gustavo, ma purtroppo poi ha avuto una emorragia e da lì a poco un arresto cardiaco. E nonostante gli sforzi dei medici, la neo mamma non è sopravvissuta.
Il racconto del giovane papà: "Era il sogno di Larissa diventare mamma" – Secondo il racconto del giovane marito, il 24enne Diego Rodrigues, il corpo della neo mamma, già provato dal Coronavirus, ha ceduto a seguito della brutta emorragia arrivata dopo il parto gemellare. "Ero in sala parto e stava nascendo il primo dei nostri figli”, ha detto il giovane papà, sconvolto per l'accaduto, aggiungendo che “Larissa ha visto il suo bellissimo viso, si è commossa, era il suo sogno diventare mamma”. Dopo una piccola complicazione è nato il secondo gemello e a quel punto Diego ha seguito i neonati in un'altra stanza lasciando la neo mamma sola.
Larissa era troppo debole a causa del virus – Dopo non molto i medici lo hanno raggiunto per dargli la terribile notizia: “I medici mi hanno detto che per via del Covid era troppo debole, per questo non ce l’ha fatta”, ha spiegato l’uomo, rimasto solo a crescere i due figli. “Dio ci ha lasciato due angioletti dei quali prendermi cura, per darmi forza. Ho pianto tantissimo non appena li ho visti”, ha detto ancora. Il giovane ha detto che, come sua moglie, anche lui era risultato positivo al Coronavirus, ma a differenza di Larissa non aveva avuto grossi problemi. La pandemia di Coronavirus finora ha provocato 1.448.753 contagi in Brasile e ormai più di 60.000 morti.