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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

“Mai vista tanta ferocia. Presi di mira solo civili disarmati”. Il racconto di un medico da Gaza

ActionAid ha diffuso la testimonianza di un medico che lavora in un ospedale della Striscia di Gaza: “Ma non ho mai assistito alla ferocia di questo attacco. Le uniche persone prese di mira sono civili innocenti e disarmati, la maggior parte donne e bambini”.
A cura di Davide Falcioni
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"Parlo come testimone dal pronto soccorso dopo 16 giorni di disastro. Ho partecipato come medico volontario a tutte le guerre su Gaza. Ma non ho mai assistito alla ferocia di questo attacco. Le uniche persone prese di mira sono civili innocenti e disarmati, la maggior parte donne e bambini. I corpi sono allineati fuori dall'ospedale e vengono messi nel furgone dei gelati finché non si trova lo spazio per seppellirli". È la testimonianza, diffusa da ActionAid, di un medico che lavora in un pronto soccorso di uno degli ospedali della Striscia di Gaza.

A poco più di due settimane dall'inizio dei bombardamenti dell'aviazione di Tel Aviv il bilancio delle vittime è pesantissimo. I morti palestinesi, secondo il ministero della Salute dell'enclave, sono almeno 5.087, 2.055 dei quali sono bambini. I feriti sono invece 15.273 e molti di loro versano in gravi condizioni. "Non abbiamo mai assistito a scene così orribili e brutali – racconta ancora il medico – e lavoriamo 24 ore su 24, nonostante la grave carenza di magazzini e di forniture mediche, nonché la scarsa quantità di acqua e di elettricità".

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ActionAid: "Punizione collettiva nei confronti di migliaia di donne, uomini e bambini"

Insomma, giorno dopo giorno quello su Gaza si configura come un massacro. Riham Jafari, coordinatrice advocacy e comunicazione ActionAid Palestina, parla anzi di "punizione collettiva nei confronti di migliaia di donne, uomini e bambini che cercano disperatamente di vivere la loro vita in pace". E in merito agli scarsi aiuti umanitari provenienti dal valico di Rafah domanda: "A cosa servono 20 camion di forniture umanitarie se gli attacchi vengono intensificati contemporaneamente? Questi camion hanno rappresentato un momento di tregua per il popolo palestinese. I camion non sono stati sequestrati, eppure ora continuano le minacce di intensificare gli attacchi su Gaza che metteranno sempre più sotto pressione il sud del territorio. Anche in questa fase tardiva, esortiamo Israele a rinunciare a questa escalation e a mettere l'umanità al primo posto. Un orrore non può giustificarne un altro e continuiamo a chiedere un cessate il fuoco immediato e la fine della violenza in continua escalation".

Dal 7 ottobre l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha documentato almeno 111 attacchi all'assistenza sanitaria nei territori palestinesi occupati. Tra questi, 48 attacchi a Gaza, dove tre ospedali hanno subito danni così gravi da non poter più operare, e 63 attacchi all'assistenza sanitaria in Cisgiordania, che hanno colpito 58 ambulanze, tra cui 40 attacchi che hanno ostacolato la fornitura di assistenza sanitaria: 31 hanno comportato violenza fisica nei confronti delle équipe sanitarie.

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