“Mai più guerre”, l’augurio di Papa Francesco
Nell'ultima omelia del 2014 Papa Francesco, dalla Basilica di San Pietro, si era soffermato sugli scandali di Mafia Capitale, un fatto locale ma con un impegno universale: ci vuole un "rinnovato impegno per costruire una città più giusta e solidale". Il 2015 inizia con un impegno altrettanto universale che è nella tradizione del messaggio evangelico: "Buon anno a tutti: sia un anno di pace!". Sono queste le parole che Papa Francesco pronuncia al termine dell'Angelus piazza San Pietro, dove erano raccolte 50.000 persone. Il primo dell'anno cade la Giornata mondiale della Pace, una ricorrenza celebrata dalla Chiesa Cattolica e ricordata appunto nelle parole del pontefice. Dopo i rintocchi di Maria Dolens, la grande campana di Rovereto in Trentino con cui vi era un collegamento diretto da Roma, il Papa ha augurato che "mai più vi siano guerre, mai più! Ma sempre desiderio e impegno di pace e di fraternità tra i popoli".
Come il Capodanno rappresenta l'ingresso in un nuovo anno, così il battesimo è il sacramento attraverso il cattolico comincia la sua vita nella fede del suo dio. Non è dunque un caso che il papa abbia precisato proprio nell'Angelus del primo gennaio il significato del Battesimo, invitando a recuperarne il ricordo: "chi di voi ricorda il giorno in cui è stato battezzato? Chi ricorda la data? Alzate la mano… […] Per quelli che non la ricordano darò un compito da fare a casa: cercare la data e custodirla nel cuore. Chiedete anche ai genitori, ai padrini, alle madrine. Il giorno del Battesimo è un giorno di festa, sarà molto bello per ringraziare Dio".