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Madrid sotto la neve, operatori sanitari vanno a lavoro a piedi per dare il cambio ai colleghi

La storica nevicata che ha colpito Madrid e la Spagna non ha impedito al personale sanitario di recarsi al lavoro per dare il cambio ai colleghi stremati dall’emergenza Covid e dalla tempesta. Alcuni tra infermieri e medici hanno camminato per decine di chilometri pur di raggiungere le strutture in cui lavorano. Il ministro della Sanità: “Esempio di solidarietà e dedizione”.
A cura di Susanna Picone
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La tempesta di neve “Filomena” che si è abbattuta sulla Spagna ha provocato enormi disagi e anche almeno 4 vittime in diverse città, da Madrid alla zona di Malaga. Quella dei giorni scorsi è stata la peggiore nevicata degli ultimi cinquant’anni nel Paese e adesso in Spagna stanno scendendo ancora le temperature e questo potrebbe peggiorare ulteriormente le condizioni. Secondo i media locali, mentre il sindaco di Madrid sta valutando di proclamare la  condizione di “catastrofe” per la capitale, 14 province restano in stato di allerta e ci vorranno giorni prima di poter tornare alla normalità. E mentre a Madrid (e non solo) resta molto complicata la situazione della viabilità, c’è chi sta andando a lavoro a piedi camminando per chilometri.

È il caso, ad esempio, di Raul Alcojor, assistente infermiere in un ospedale di Madrid, che ha camminato per 14 chilometri, determinato a raggiungere la struttura dove lavora per dare il cambio ai colleghi stremati sia dall'emergenza Covid che dai disagi per la tempesta. Per lui camminare era l’unica opzione dato che la nevicata storica ha paralizzato la città, con strade chiuse e treni cancellati. "Un fatto morale, non rimanere a casa sapendo di colleghi al lavoro per oltre 24 ore di fila", ha detto l’assistente infermiere alla radio Cadena Ser, secondo quanto riferisce il Guardian. Negli ultimi giorni gli operatori sanitari in Spagna hanno raddoppiato e triplicato i loro turni per coprire i colleghi che a causa della tempesta non hanno avuto la possibilità di raggiungere gli ospedali. Sono stati anche realizzati dormitori improvvisati per far riposare coloro che non potevano tornare a casa.

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Raul Alcojor non è stato il solo a comportarsi così: anche altre persone si sono messe in marcia per andare a lavorare. Una infermiera ha raccontato la sua camminata di 20 chilometri per raggiungere l'ospedale, altre due persone hanno camminato per 22 chilometri e hanno pubblicato sui social un video della loro esperienza. E ancora, c’è la storia di un medico tirocinante che ha percorso a piedi 17 chilometri per recarsi al lavoro che ha suscitato la reazione del ministro spagnolo della Sanità, Salvador Illa: "L'impegno mostrato dal personale sanitario è un esempio di solidarietà e dedizione", ha twittato Illa.

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