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Maddie McCann, ombre sulle rivelazioni del compagno di cella di Bruckner: “Mai parlato di bimbe”

Un detective della polizia tedesca, che ha indagato sul caso della bimba inglese scomparsa in Portogallo, ha dichiarato che il compagno di cella di Bruckner fu già ascoltato ma diede una versione diversa da quella fornita ora in Tribunale. “Parlò di stupri di donne ne passaporto falso che Bruckner voleva avere per tornare in Portogallo ma non ha mai parlato di una bimba rapita”.
A cura di Antonio Palma
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Christian Brueckne e Maddie McCann
Christian Brueckne e Maddie McCann
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Dopo le esplosive affermazioni sul rapimento della piccola Maddie McCann rilasciate da un ex compagno di cella del principale sospettato Christian Brueckner, uno dei poliziotti tedeschi che ha indagato sul caso  getta delle ombre sulle dichiarazioni. Parlando in Tribunale, nel processo in corso a carico di Brueckner per una serie di reati sessuali non correlati alla scomparsa di Maddie, il detective Niko Mueller  infatti ha affermato che la polizia ha già interrogato l'ex detenuto Larentius Codin e che l'uomo aveva fatto già diverse rivelazioni ma nessuna relativa al caso Maddie McCann.

Mercoledì Laurentiu Codin ha affermato che il tedesco, suo compagno di cella per qualche tempo, aveva ammesso di aver rapito una bimba dal suo appartamento per le vacanze in Algarve, in Portogallo, e di aver confessato di aver rapito e violentato delle ragazzine nella città di Hannover.

Ora l'agente del BKA tedesco, la polizia antiterrorismo, ha rivelato però che l'uomo fu già individuato come confidente di Brueckner nella prigione di Braunschweig nell'agosto 2020 e per questo interrogato ma non aveva mai fatto riferimento al caso della bimba inglese scomparsa. "Non mi ha mai riferito nulla del genere. La prima volta che ne ho sentito parlare è stato nei resoconti della stampa adesso" ha spiegato il detective alla Corte.

"Gli era stato detto di cosa si trattava, abbiamo detto che si trattava di un caso di omicidio che coinvolgeva Madeleine McCann e che c'era un sospettato, Christian, e volevamo parlargli di questo" ha dichiarato l'agente,  confermando che Codin già quattro anni fa aveva affermato che Brueckner voleva sapere se il DNA potesse essere estratto da ossa sepolte nella terra e che voleva ottenere un passaporto falso per tornare in Portogallo e che si era vantato di aver violentato delle donne.

"Ha parlato di due stupri in Portogallo. Ha detto che una donna di 70 anni era stata stuprata in un hotel e che un'altra donna era stata stuprata sempre in Portogallo ma non ha mai parlato di una bimba o che Brueckner si fosse introdotto in un appartamento in Portogallo" ha spiegato l'agente.

Brueckner è sotto processo in Germania per una serie di crimini commessi in Algarve tra il 2000 e il 2017.  Tra questi, il presunto stupro della rappresentante di un tour operator, che è stata aggredita nel suo appartamento a Praia da Rocha nel 2004. Brueckner è anche accusato di aver violentato una ragazza adolescente nella sua casa di Praia da Luz e di aver violentato un'anziana donna nel suo appartamento per le vacanze.

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