Maddie McCann, il sospetto potrebbe essere un rapitore seriale: spuntano altri casi di sparizioni
Non solo Inga Gehricke. Il 43enne tedesco sospettato di avere rapito e ucciso la piccola Madeleine McCann nel 2007 in Portogallo, Christian Brueckner, è indagato dalle autorità del Paese anche per la scomparsa di un altro bambino – sempre in Portogallo – nel 1996. In particolare, come riporta la stampa tedesca, le autorità avrebbero riaperto il caso di René Hasee, un bimbo tedesco di 6 anni svanito nel nulla nel 1996 da una spiaggia di Algarve durante una vacanza con la sua famiglia. Il piccolo, che viveva nella città tedesca di Elsdorf, è stato visto l’ultima volta correre davanti a sua madre e al suo patrigno mentre era in vacanza con loro ad Aljezur il 21 giugno di 24 anni fa. I funzionari tedeschi avrebbe già contattato la famiglia di Renè informandola degli ultimi sviluppi. Madeleine McCann è invece scomparsa la sera di giovedì 3 maggio 2007 a Praia da Luz, una località di villeggiatura frazione di Lagos che si trova proprio nella regione di Algarve. Secondo le autorità Brueckner, che all'epoca della scomparsa di René aveva 19 anni, si trasferì in Algarve nel 1995 ed era già stato condannato per reati sessuali su minori. Oggi 43enne, Brueckner aveva 30 anni al momento della scomparsa di Madeleine il 3 maggio 2007. Da quanto si apprende, sarebbe stato arrestato a Milano, nel settembre 2018.
Chi è Christian Brueckner
L’ufficio federale tedesco di polizia criminale (BKA), ha detto al canale televisivo ZDF del paese che il sospettato sta scontando una condanna per un crimine sessuale e ne ha altre due precedenti per abusi su minori. In particolare, il quotidiano tedesco Braunschweiger Zeitung ha riferito che Christian Brueckner starebbe scontando sette anni per lo stupro di una donna americana di 72 anni in Portogallo nel 2005 dopo essere stato condannato a Braunschweig a dicembre. Nel 2017, la richiesta di estradizione dal Portogallo per reati di droga. Brueckner ha presentato ricorso alla Corte di giustizia europea per la sua condanna. Hans Christian Wolters, della Procura della Repubblica di Braunschweig, ha affermato che il sospettato viveva regolarmente in Algarve, dove è stato impiegato in una varietà di lavori. Avrebbe inoltre finanziato il suo stile di vita con i furti di complessi alberghieri e appartamenti, nonché lo spaccio.