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Maddie McCann, arriva la svolta: la mail che collega Brueckner al caso della bimba scomparsa

Il 46enne tedesco è il principale sospettato per la vicenda della piccola scomparsa in Portogallo nel 2007. È la prima volta in assoluto che gli investigatori trovano prove che lo collegano al caso di Maddie McCann.
A cura di Biagio Chiariello
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La polizia tedesca sostiene di aver scoperto un account di posta elettronica che collega Christian Brueckner al caso di Madeleine McCann. È la prima volta in assoluto che gli investigatori trovano prove che collegano il 46enne tedesco, principale sospettato nel giallo di Maddie McCann, alla vicenda della piccola scomparsa in Portogallo nel 2007.

È stato il detective Titus Stampa a riferirlo direttamente al tribunale regionale di Braunschweig: secondo quanto affermato gli investigatori avrebbero trovato e-mail su un account Hotmail utilizzato da Brueckner "che lo collega direttamente al caso".

Il detective non è stato però in grado di condividere i dettagli di quelle mail poiché "legate all'omicidio" della giovane Madeleine. Ma ha assicurato che quell'account "fa parte del caso dell'omicidio" così come "un hard disk esterno", ma "non posso parlarne". Stampa ha rifiutato di dire se le e-mail recuperate includono foto o video riguardanti il sospettato, come riportato da The Mirror.

Christian Brückner è già in carcere per lo stupro di una turista americana di 72 anni. Stampa ha affermato che la polizia aveva trovato un secondo account tramite il quale il sospetto pedofilo aveva condiviso immagini di abusi sui minori "di 3 e 4 anni" con altre persone. L'uomo avrebbe cancellato tutte le email da quell'indirizzo all'inizio del 2007, quando Madeleine scomparve da un hotel resort a Praia da Luz, nel sud del Portogallo, ha aggiunto l'investigatore.

Stampa ha descritto un'e-mail che sostiene sia stata scritta da Brueckner, descrivendo in dettaglio una fantasia "su una bambina di cinque anni e sua madre che vengono rapite e portate via in un furgone" prima di essere "abusate sessualmente". "Si trattava di una storia di violenza e brutalità, oltre che di abusi sessuali: una viene violentata di fronte all'altra", ha affermato.

Una copia di questa presunta storia è stata trovata anche in Portogallo nel 2017 su un laptop utilizzato anche da Brueckner, ha riferito la corte.

Il 46enne tedesco è stato ufficialmente nominato come sospettato nel caso di Maddie McCain nell'aprile 2022 dopo che il suo camper VW T3 Westfalia giallo e bianco sarebbe stato avvistato nei pressi di Praia da Luz, in Portogallo, dove la piccola era scomparsa. Brueckner ha negato di essere lì in quel momento e ha preso le distanze dalle accuse nei suoi confronti.

I pubblici ministeri tedeschi affermano che i registri telefonici mostrano che ha ricevuto una chiamata il 3 maggio 2007 vicino all'Ocean Club, struttura che ospitava i McCann e presso la quale l'uomo avrebbe eseguito più volte lavori di riparazione. Si è però difeso sostenendo di essere lontano diversi chilometri in compagni di una giovane donna.

Brueckner è attualmente sotto processo con l'accusa di aver violentato tre donne e abusato sessualmente di minori tra il 2000 e il 2017 in Algarve. Nel 2019 è stato condannato a sette anni dopo essere stato giudicato colpevole di violenza sessuale nel 2005.

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