Macron dice che non può escludere invio di truppe di terra in Ucraina, nel caso in cui Mosca sfondasse le difese
Il presidente francese Emmanuel Macron è tornato a parlare della guerra tra Russia e Ucraina, sottolineando che con Mosca "l'Occidente ha esitato troppo" e che bisogna impedire a Vladimir Putin di vincere su Kiev. Secondo Macron "non si può escludere a priori" l'invio di truppe di terra in Ucraina qualora Mosca dovesse "sfondare le linee del fronte" e "se Kiev lo richiede".
Il presidente francese lo ha dichiarato in un'intervista all'Economist, sottolineando che l'invio di queste truppe sarebbe subordinato solo allo sfondamento delle linee del fronte e alla richiesta ucraina che oggi non avviene.
"Escluderlo a priori significa non imparare la lezione degli ultimi due anni" ha affermato Macron. "Quando i Paesi della Nato avevano inizialmente escluso l'invio di carri armati e aerei in Ucraina – ha ricordato ancora il leader francese – sono stati poi costretti a cambiare idea".
Già a febbraio il leader francese aveva affermato che non si può escludere a priori l'invio di truppe occidentali a Kiev al termine della Conferenza di Parigi del 26 febbraio scorso. "Faremo tutto quello che c'è da fare affinché la Russia non vinca questa guerra", aveva continuato Macron, aggiungendo che per raggiungere tale scopo, tutto sarebbe stato possibile. Tra le opzioni probabili, secondo Macron, anche l'invio di truppe di terra a supporto dell'Ucraina.
L'Italia ha invece sottolineato la propria "posizione equilibrata", spiegando di non aver mai neppure pensato di inviare militari italiani. "Pur sostenendo il diritto dell'Ucraina a restare un Paese libero, – ha ribadito il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani – l'Italia non è in guerra con la Russia e mai invieremo dei militari italiani". Le sue affermazioni sono arrivate durante il Tavolo di lavoro per le imprese italiane in Russia tenutosi nella giornata di oggi, giovedì 2 maggio.