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Guerra in Ucraina

Macron dice che le condizioni della Russia per il cessate il fuoco sono inaccettabili

Secondo il presidente francese Emmanuel Macron le condizioni poste dalla Russia all’Ucraina per la pace sono “inaccettabili per chiunque”. Una soluzione diplomatica, dunque, non sarebbe dietro l’angolo. Macron è stato uno dei principali interlocutori di Putin nel tentativo di arrivare alla pace.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Secondo il presidente francese Emmanuel Macron, le condizioni per la pace imposte dalla Russia all'Ucraina sarebbero "inaccettabili per chiunque". Vladimir Putin, infatti, aveva già chiesto la neutralità dell'Ucraina e l'indipendenza per le Repubbliche di Donetsk e Lugansk. La Russia avrebbe inoltre chiesto anche il riconoscimento dello status della Crimea, annessa nel 2014. Condizioni che per il momento l'Ucraina, in virtù della propria facoltà di autodeterminazione in quanto Stato, non vorrebbe accettare. Uno spiraglio si era aperto su Donetsk, Lugansk e Crimea, Secondo il presidente francese Macron, però, una soluzione diplomatica non è alle porte.

"Non vedo margine di soluzione con la diplomazia nelle prossime ore o nei prossimi giorni" ha detto Macron ai giornalisti a Versailles prima dell'incontro informale con i leader dell'Unione Europea. Durante il colloquio con gli altri capi di Stato si è discussa la volontà di ridurre la dipendenza dal gas e dal petrolio russo oltre alle soluzioni per attutire l'aumento dei prezzi sull'energia dovuto alle sanzioni imposte contro la Russia. Macron è stato in questi giorni uno dei principali interlocutori di Vladimir Putin. Il presidente francese ha chiesto più volte l'interruzione dei bombardamenti sulle strutture civili, ma senza successo. Putin ha infatti ribadito di voler continuare con quella che definisce una "missione militare", sostenendo che la Russia avrebbe "raggiunto i suoi scopi militari" in ogni caso.

"Sono ottimista – ha detto ancora Macron – ma devo anche essere realista sulla situazione. Giovedì scorso Putin aveva già avuto una conversazione con Macron e con il cancelliere tedesco Olaf Scholz che però aveva portato a un nulla di fatto sul piano diplomatico. Gli equilibri restano precari e lo dimostra anche la reazione fredda mostrata da Macron sulla richiesta dell'Ucraina di entrare nell'Unione Europea. "Un Paese in guerra nell'Unione? Non credo. Dovremmo chiudere la porta e dire mai? Sarebbe sicuramente ingiusto". Il premier francese ha definito la guerra in ucraina "una tragedia politica e umanitaria che ridefinirà l'architettura dell'Europa".

"Nel conflitto sono usate armi letali senza distinzioni proprio nel mezzo delle città – ha detto -. Sono molto turbato dalle immagini degli attacchi all'ospedale pediatrico di Mariupol, nel sud del Paese". Proprio lì la situazione umanitaria diventa più drammatica con il trascorrere delle ore: i civili, impossibilitati a fuggire a causa del fallimento dei corridoi umanitari, sono ancora senza cibo, acqua ed elettricità.

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