Macron contro Orban e Salvini: “Sono il vostro principale oppositore”. Il Viminale: “Anziché parlare, apra le frontiere francesi”
L'incontro tra il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini e il primo ministro ungherese Viktor Orban non è andato giù a molteplici esponenti politici europei, uno su tutti il presidente francese Emmanuel Macron. Tirato più volte in ballo nel corso della conferenza stampa seguita all'incontro tra Salvini e Orban, Macron ha deciso di replicare alle affermazioni espresse:"Se ritengono che la Francia sia il nemico del nazionalismo, della politica dell'odio, dell'Europa che deve pagare quello che ci piace e che non imporrebbe alcuna forma di responsabilità e solidarietà, allora hanno ragione, sono il loro oppositore principale", ha detto il presidente francese.
"Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi dovremo prendere delle decisioni approfondite per trattare i temi delle migrazioni. Questo implica serietà e spirito di responsabilità, restando attaccati ai nostri valori, come il diritto di asilo, con una vera politica nei confronti dei Paesi d'origine e all'interno. Non è ciò che propongono Orban e Salvini", ha concluso Macron.
A stretto giro è arrivata la replica del ministro Matteo Salvini: "Il principale avversario di Macron, sondaggi alla mano, è il popolo francese. Anziché dare lezioni agli altri governi spalanchi le proprie frontiere, a partire da quella di Ventimiglia. E la smetta di destabilizzare la Libia per interessi economici".
Contro Salvini e Orban si è scagliato anche l'ex presidente del consiglio Matteo Renzi, che su Facebook ha protestato scrivendo: "Ieri a Milano Orban ha detto che la relazione con il nostro Governo era pessima. Su questo ha ragione. E io ne vado orgoglioso! Niente di personale, Viktor. Ma tu rappresenti l'opposto di ciò che per noi significa #Europa. Voi siete l'Europa dei muri, degli egoismi, della paura. Noi pensiamo che l'Europa nasca davvero quando i muri cadono, quando la solidarietà si afferma, quando il coraggio sconfigge la demagogia. Tu tieniti Salvini e Di Maio, noi ci teniamo gli ideali di Ventotene".