Ma davvero papa Francesco darà il via libera ai sacerdoti sposati?
La notizia è di quelle choc: papa Francesco ha detto di essere “aperto” all’idea che uomini sposati siano ordinati sacerdoti per combattere la crisi delle vocazioni ed il calo del numero dei preti in tutto il mondo. Si tratta di una di quelle “breaking news” di cui la gente è destinata a parlare per mesi, se non per anni. C’è solo un problema: anche se la “notizia” è stata diffusa da media di grande importanza (uno su tutti, la Cnn, ma che il Time ed il Guardian) è, semplicemente, falsa.
Il Papa, infatti, non ha mai detto di considerare l’ordinazione sacerdotale di uomini sposati, che la Chiesa non ammette ormai da oltre diciassette secoli. Francesco, nel corso di una intervista al giornale tedesco Die Zeit ha, invece, riconosciuto che la mancanza di preti cattolici è un “enorme problema” per la Chiesa lanciando una possibile, parziale, soluzione. “Dobbiamo considerare se ricorrere a viri probati possa essere una soluzione” ha detto il pontefice, che ha chiarito meglio il suo pensiero aggiungendo che “in questo caso dovremmo determinare quali compiti affidare loro, soprattutto nelle comunità più remote.”
Ma cosa sono i “viri probati”? Si tratta di persone molto religiose che non hanno avuto la vocazione del sacerdozio e che si sono sposate ed hanno figli, ma che, nonostante ciò, collaborano attivamente all'interno della Chiesa. Il Papa ha, sostanzialmente, detto che forse è il caso di valutare l’allargamento dei compiti affidati a questi uomini, soprattutto in alcune comunità particolarmente isolate. In Asia ed in Africa, ad esempio, ci sono comunità cattoliche che non vedono sacerdoti per mesi e questo incide molto sulla formazione dei cristiani e sulle modalità in cui si tiene viva la fede dei più poveri.
Il Papa, invece, non ha mai detto che la sua idea è quella di ordinare, cioè consentire di dire messa e, soprattutto, di consacrare il pane ed il vino, ad uomini già sposati. Anche se, nella Chiesa cattolica, già sono presenti uomini che sono preti e che, contemporaneamente sono sposati. Si tratta di alcune eccezioni: i sacerdoti anglicani che si convertono, ad esempio, o i cattolici di rito ortodosso, facenti parte delle cosiddette chiese “uniate” dell’Europa orientale. Eccezioni, dicevamo, dovute soprattutto a motivi storici o concesse per far fronte ad esigenze particolari. D’altronde, ha aggiunto Francesco “il celibato libero non è una soluzione”, così come non lo è ammettere nei seminari persone che non hanno un’autentica vocazione. Con buona pace anche della prestigiosa Cnn.