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Lupo dei record attraversa l’Europa e viene ucciso da bimbo di 9 anni, arrestato padre del piccolo

Dopo aver percorso quasi 2000 km, M237, un esemplare di lupo grigio, è stato ucciso senza alcun motivo in Ungheria, preso a fucilate da un bimbo di soli 9 anni a cui il padre stava insegnando a cacciare.
A cura di Antonio Palma
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Aveva percorso quasi duemila chilometri, partendo dalla Svizzera e attraversando anche l’Italia, quando M237, un esemplare di lupo grigio, è stato ucciso senza alcun motivo in Ungheria, preso a fucilate da un bimbo di soli 9 anni a cui il padre stava insegnando a cacciare nei boschi dell'Ungheria nord-orientale. A questa conclusione sono arrivati gli inquirenti ungersi dopo alcuni mesi di indagine scattai dopo la segnalazione delle autorità forestali che seguivano l’animale con il radiocollare.

Nei giorni scorsi la polizia locale infatti ha arrestato il padre del bimbo e un suo amico con l’accusa di aver messo in pericolo un minore ma anche per reati contro la natura. I due uomini sono stati fermati mercoledì scorso nella città di Nyiregyhaza, a circa 90 chilometri da dove era stato ritrovato il dispositivo Gps del lupo nello scorso mese di aprile. Secondo l’accusa, qul giorno era in corso una battuta di caccia tra più persone quando il padre ha consegnato il fucile al bambino affidandolo poi a uno dei suoi compagni cacciatori.

L'arresto del cacciatore in Ungheria
L'arresto del cacciatore in Ungheria

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il bimbo poi avrebbe sparato al lupo e la carcassa dell’animale recuperata dai cacciatori. Lo stesso padre del minore avrebbe poi tagliato il localizzatore dal collo gettandolo nel fiume. Proprio l'interruzione immediata dei segnali, però, aveva messo in allarme gli esperti della fauna selvatica che seguivano il lupo di due anni da lungo tempo. L'esemplare M237 infatti aveva già raggiunto un record partendo del cantone dei Grigioni, in Svizzera, e passando in Alto Adige e in Austria prima di arrivare in Ungheria, permettendo di scoprire molto su questi animali in natura.

Il dispositivo gps in effetti era stato successivamente ritrovato dai subacquei durante le ricerche. La polizia aveva già perquisito l'appartamento del cacciatore ad aprile ma non aveva prove sufficienti per trattenerlo.  Ora la svolta con l’arresto dell’uomo e del suo sodale in attesa della decisione del tribunale sul rinvio a giudizio.

“I due uomini arrestati nel caso del lupo ucciso nella periferia di Hidasnémeti sono sospettati, tra gli altri reati, di danneggiamento, uso improprio di armi da fuoco o munizioni” ha detto la polizia che ha chiesto la collaborazione del Centro antiterrorismo per catturare il cacciatore professionista visto la disponibilità di armi in casa. Anche l’associazione cacciatori locale si è dissociata da quanto accaduto, ricordano che il lupo è specie protetta e la distruzione di qualsiasi specie protetta è inaccettabile.

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