L’Ue non sanzionerà i ministri israeliani per crimini d’odio, Borrell: “Porterò la proposta al Consiglio”
Alla fine l'Unione europea non sanzionerà i due ministri israeliani Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich per crimini d'odio. La proposta dell'Alto rappresentante Ue Josep Borrell non ha incontrato il sostegno unanime richiesto.
"Abbiamo discusso delle sanzioni ai due ministri d'Israele, oggi non c'era l'unanimità, ma io proporrò lo stesso al Consiglio queste misure ristrettive, poi decideranno i ministri come sempre, prendendo una decisione politica, dopo aver analizzato con attenzione le ragioni a sostegno di questa proposta", ha detto Borrell al termine del Consiglio Esteri informale a Bruxelles.
Il capo diplomatico dell'Ue aveva condannato con forza le dichiarazioni dei due ministri israeliani, proponendo di sanzionarli per ‘incitamento all'odio e ai crimini di guerra'.
"Ho avviato la procedura per chiedere agli Stati membri se vogliono includere nella nostra lista di sanzioni alcuni ministri israeliani che hanno lanciato messaggi di odio, messaggi di odio inaccettabili contro i palestinesi e che propongono cose che vanno chiaramente contro il diritto internazionale e sono un'incitazione a commettere crimini di guerra", aveva dichiarato questa mattina.
Borrell non aveva fatto i nomi degli esponenti dell'esecutivo al centro della proposta di condanna, ma il riferimento al ministro della finanza e a quello della sicurezza è parso chiaro. Sia Ben Gvir che Smotrich, infatti, appartengono al ramo della destra estremista e ultranazionalista all'interno del governo Netanyahu.
Nelle scorse settimane, entrambi si erano resi protagonisti di alcune dichiarazioni in merito alla possibilità di tagliare i sostegni umanitari a Gaza. In particolare, il ministro delle Finanze aveva sostenuto che bloccare gli aiuti fosse "giustificato e morale", anche se ciò causasse la morte di fame di almeno 2 milioni di civili.
"Mentre il mondo spinge per un cessate il fuoco a Gaza , il ministro Ben Gvir chiede di tagliare il carburante e gli aiuti ai civili. Come le sinistre dichiarazioni del Min. Smotrich, questo è un incitamento ai crimini di guerra. Le sanzioni devono essere sulla nostra agenda Ue", aveva criticato Borrell.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in disaccordo con la proposta lanciata dal collega a Bruxelles. "Non è così che si convincerà Israele ad un accordo sulla pace al Cairo", ha tagliato corto il vicepremier. .