L’Unione europea con la Polonia dopo i missili caduti, Von der Leyen: “Notizie allarmanti”

Le notizie che arrivano dalla Polonia sono "allarmanti" per la Commissione europea. È intervenuta in serata la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, dopo l'esplosione che ha ucciso due persone in Polonia, al confine con l'Ucraina, causata dalla caduta di due missili russi. I dettagli della vicenda sono ancora da accertare – e la tensione è ovviamente alle stelle, trattandosi di un Paese Nato – ma mentre le voci si rincorrono sulla possibilità di attivare l'articolo 4 del trattato nordatlantico o addirittura l'articolo 5, l'Unione europea si schiera ovviamente al fianco della Polonia. Stato membro dell'Ue e soprattutto colpito dai missili.
"Sono allarmata dalle notizie di un'esplosione in Polonia – ha twittato la presidente della Commissione europea – a seguito di un massiccio attacco missilistico russo sulle città ucraine". E ha aggiunto: "Estendo le mie condoglianze e il mio più forte messaggio di sostegno e solidarietà alla Polonia e ai nostri amici ucraini".
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha invece twittato: "Sono sconvolto dalla notizia che un missile o altre munizioni hanno ucciso delle persone in territorio polacco. Le mie condoglianze alle famiglie". E ha aggiunto: "Noi siamo con la Polonia. Sono in contatto con le autorità polacche, i membri del Consiglio europeo e altri alleati".
Successivamente lo stesso Michel ha anche aggiunto: "Ho appena parlato con il premier polacco Morawiecki. Gli ho assicurato la piena unità e solidarietà dell'Ue a sostegno della Polonia". Poi ha annunciato: "Proporrò una riunione di coordinamento mercoledì con la partecipazione dei leader dell'Ue al G20 qui a Bali".
La reazione della politica italiana, arrivata al momento solo da parte di Letta e Calenda, è stata dai toni nettamente diversi: "Quel che succede a loro succede a noi", dice Letta. "I dittatori non si fermano con le carezze", rilancia Calenda.