Guerra in Ucraina, l’Unione europea aumenterà gli aiuti militari alla Moldavia

L'Unione europea aiuterà militarmente la Moldavia. A poche settimane dall'annuncio ufficiale di richiesta di adesione all'Ue, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è volato a Chisinau per incontrare la presidente Maia Sandu e visitare un centro per rifugiati ucraini. Durante una conferenza stampa congiunta tra i due, poi, Michel ha spiegato: "Continuiamo a supportare la Moldavia nel suo percorso di riforme nello stato di diritto. Questi sforzi sono particolarmente importanti nella recente richiesta di diventare un membro dell'Ue e continueremo ad approfondire la nostra relazione con voi per portare il vostro Paese più vicino all'Ue".
La posizione della Moldavia, sia geografica perché confinante con l'Ucraina sia politica perché non fa parte né della Ue né della Nato, da tempo fa ipotizzare un allargamento del conflitto scatenato dalla Russia. C'è poi la Regione separatista filorussa della Transnistria, che fa parte della Moldavia e che può avere un ruolo in un'eventuale escalation. Durante la conferenza stampa Michel ha annunciato: "Quest'anno stiamo programmando di aumentare notevolmente il nostro supporto alla Moldavia, fornendo alle sue forze altri equipaggiamenti militari". E ha aggiunto: "Vogliamo aumentare il supporto nel campo della logistica e della cyberdifesa, ma non voglio entrare nei dettagli".
"È un momento cruciale per la Moldavia e per l'Europa – ha continuato Michel – La guerra russa ha creato un dolore senza senso e la Moldavia è stata particolarmente impattata da questa guerra, da attacchi cyber e incidenti provocatori". Dal primo giorno dell'invasione russa "siamo stati chiari su due temi – ha ricordato il presidente del Consiglio Ue – condannare l'aggressione e accogliere un numero enorme di rifugiati ucraini e siamo in piena solidarietà con voi". Poi ha sottolineato ancora: "È un nostro dovere di Unione europea aiutare e supportare il vostro Paese, la vostra integrità territoriale e sovranità. Questa visita è un'opportunità per testimoniare i vostri sforzi intensi per accogliere circa 100mila rifugiati, il numero più alto per abitanti tra tutti i Paesi".