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L’Ungheria di Orban è preoccupata perché ci sono troppe donne istruite nel Paese

In Ungheria il rapporto di un organo parlamentare sull’istruzione avvisa che si sta facendo “troppa educazione femminile”. In sintesi: troppe donne all’università e troppe donne insegnanti. Si parla di “pericolo per l’economia” per tutta una serie di ragioni, una più surreale dell’altra.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Sembra un film distopico, ma è la realtà. In Ungheria, secondo un rapporto redatto dall'organismo parlamentare di controllo economico dello Stato, si sta facendo troppa "educazione femminile". I filoni di questa assurda storia sono tre: troppe donne all'università, troppe donne insegnanti e troppe caratteristiche femminili nell'istruzione. Secondo il rapporto, il primo problema è che – il prossimo autunno – il 54,5% delle matricole universitarie, ovvero iscritte al primo anno, saranno donne. Il tutto con un tasso di abbandono universitario più alto nella popolazione maschile. Insomma, vuol dire più donne laureate rispetto agli uomini.

Questo, per l'Ungheria, è un problema: il pericolo è che le donne laureate siano meno propense a sposarsi e ad avere figli. Una vera e propria ossessione per Orban, che da tempo sta cercando di rilanciare il tasso di natalità nel Paese, che resta comunque in calo nonostante le politiche pro famiglia. Nel rapporto si parla di "rischio di favorire le donne, danneggiare l'economia e penalizzare gli uomini".

Il punto, per chi scrive questo rapporto, non è però solo questo: allo stesso tempo viene segnalato che l'82% dei docenti sono donne. Qui inizia un discorso ancora più surreale che distingue i "tratti maschili" dai "tratti femminili" e si sottolinea come senza equilibrio tra i due si rischia di crescere degli uomini che non sanno cosa fare con "un frigorifero congelato, un rubinetto che gocciola o un mobile che è arrivato imballato ma non c'è nessuno che lo monti".

C'è persino una lista di questi tratti differenti: "Se l'istruzione favorisce le caratteristiche femminili, come la maturità sociale ed emotiva, la capacità di lavorare molto, l'obbedienza, la tolleranza per la monotonia e le capacità verbali – si legge – e provoca una sovrarappresentazione delle donne nelle università, l'uguaglianza dei sessi ne viene indebolita".

Gli uomini, invece, sono "più inclini allo spirito imprenditoriale, alla matematica, alla logica e alla meccanica, e ad assumere rischi". Se a loro "non viene consentito di svilupparsi senza restrizioni, correranno il rischio di sviluppare problemi mentali e comportamentali".

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