Lukashenko dice che il gruppo Wagner vuole invadere la Polonia e marciare verso Varsavia
Nel corso di un vertice con il presidente russo Vladimir Putin a San Pietroburgo il leader bielorusso Alexander Lukashenko ha affermato che i membri del Gruppo Wagner "iniziano a stressarlo" perché "vogliono marciare verso Varsavia". Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Interfax. "I Wagner stanno iniziando a stressarci. Dicono: ‘Vogliamo andare in Occidente, permettetecelo'. Chiedo perché vogliano andare in Occidente. ‘Beh, vogliamo fare un'escursione in Polonia, a Rzeszow'", ha riferito Lukashenko, il quale ha portato a Putin una mappa sul trasferimento delle forze armate polacche ai confini dello Stato dell'Unione. Il presidente bielorusso, sempre riferendosi ai mercenari, ha aggiunto: "Li tengo nel centro della Bielorussia, come concordato".
Cosa prevede l'articolo 5 del trattato della Nato
La Polonia è un membro della NATO: ciò significa che – se venisse attaccata – verrebbe coinvolta l'intera alleanza di difesa guidata dagli Stati Uniti. Alla guerra che si scatenerebbe, tuttavia, dovrebbe partecipare anche l'Italia. Il principio di difesa reciproca è infatti al centro del Trattato della Nato. L'Alleanza fu istituita all'indomani della seconda guerra mondiale per far fronte a un’eventuale nuova minaccia anche con armi nucleare proveniente all'est: ovvero l’allora Unione Sovietica, oggi Russia.
Nello specifico in base all'articolo 5 del trattato dell'Alleanza, le nazioni della Nato “concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in Nord America, sarà considerato un attacco contro tutte. Di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti attaccate intraprendendo immediatamente l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata".
Putin: "La controffensiva ucraina ha fallito"
Durante il suo incontro con il capo del Cremlino Lukashenko ha anche dichiarato che "non c'è nessuna controffensiva ucraina in corso", ma è stato immediatamente corretto da Putin: "La controffensiva esiste, ma ha fallito". Il contrattacco di Kiev ha avuto inizio il mese scorso ma finora ha ottenuto solo piccoli e marginali guadagni territoriali scontrandosi contro forze russe ben trincerate e protette. Mercoledì scorso il capo di stato maggiore americano Mark Milley ha affermato che la campagna ucraina è stata "tutt'altro che un fallimento", ma sarà lunga, dura e sanguinosa.