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Lui non l’accompagna in aeroporto, lei lo lascia e gli fa causa: “Me lo aveva promesso, deve risarcirmi”

La disputa legale è andata in scena in Nuova Zelanda quando la donna, dopo aver lasciato l’uomo con cui ha avuto una relazione per sei anni e mezzo, ha presentato una richiesta di risarcimento danni per averle fatto perdere il volo prenotato per andare a vedere un concerto con gli amici.
A cura di Antonio Palma
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Lei gli aveva chiesto di essere accompagnata in aeroporto per andare a vedere un concerto con gli amici ma il fidanzato non si è presentato facendole perdere il volo con i relativi disagi. Per questo una donna neozelandese ha trascinato in tribunale il suo ormai ex ragazzo chiedendogli un risarcimento del danno. La disputa legale è andata in scena nel marzo scorso quando la donna, dopo aver lasciato l’uomo con cui ha avuto una relazione per sei anni e mezzo, ha presentato una richiesta di danni al Tribunale delle controversie della Nuova Zelanda, una Corte che occupa di controversie fino a circa 17mila euro.

I fatti contestati all’uomo risalgono al 2023. La donna ha affermato di aver chiesto al suo fidanzato di andarla a prendere a casa sua e di portarla all'aeroporto ma lui non lo ha fatto, nonostante avesse acconsentito, costringendola a perdere il volo prima di un concerto con gli amici. La donna ha spiegato che, a causa del mancato volo, ha dovuto sostenere molte spese aggiuntive, tra cui i costi per un servizio navetta per l'aeroporto, il viaggio il giorno successivo e il pagamento della custodia dei suoi cani in un canile. Non solo, la donna ha chiesto di essere rimborsata anche dei biglietti che aveva pagato all’ex per un futuro viaggio insieme per far visita ai figli di lei.

La donna ha accusato il suo ex fidanzato di aver violato un "contratto verbale" in cui accettava di portarla all'aeroporto e di rimanere a casa sua a prendersi cura dei suoi cani. Una ricostruzione che i giudici neozelandesi hanno respinto, rigettando le richieste della donna.

Prima che il caso venisse archiviato, il tribunale ha accertato che fra i due ex fidanzati non vi era un reale contratto firmato e così la conclusione dei giudici è stata che affinché un accordo sia valido "è necessario che vi sia l'intenzione di creare un rapporto giuridicamente vincolante".

"Quando gli amici non mantengono le loro promesse, l'altra persona può subire conseguenze finanziarie ma non può essere risarcita per quella perdita” ha spiegato il giudice, aggiungendo che "le promesse facevano parte di un normale scambio in una relazione intima" e dunque non possono essere considerate un contratto.

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