L’Ucraina non cederà mai agli ultimatum russi, dice Zelensky
"L'Ucraina non cederà mai agli ultimatum della Russia e città come Kiev, Mariupol o Kharkiv non accetteranno mai l'occupazione russa": a dirlo, in un'intervista pubblicata da Suspilne (l'emittente pubblica ucraina) e riportata dall'agenzia Reuters, è il presidente dell'Ucraina, Volodymir Zelensky. Da ventisei giorni, il suo Paese fa i conti con l'invasione voluta dal presidente russo Vladimir Putin.
L'ultimatum della Russia
"Noi abbiamo avuto un ultimatum. L'Ucraina – continua Zelensky – non può rispettare questo ultimatum". La Russia aveva infatti proposto alla città di Mariupol di arrendersi: se la città avesse accettato di deporre le armi, i russi avrebbero garantito sia ai civili che ai militari un passaggio sicuro fuori dalla città. Nella mattinata di oggi, lunedì 21 marzo, la resa è stata rifiutata. Stando a quanto riportato da Reuters, il governo ucraino avrebbe detto di aver ignorato l'ultimatum.
La città di Mariupol è stata quasi rasa al suolo
Intanto nella città ormai completamente distrutta, ci sarebbero stati – secondo fonti ucraine – tremila morti. Quanto accaduto a Mariupol, secondo Zelensky, passerà alla storia come "crimini di guerra". Anche la città di Odessa e la capitale continuano a fare i conti con l'avanzata russa: entrambe continuano a essere bombardate. Oggi, nella capitale, è stato colpito anche un centro commerciale. Un attacco che è costato la vita ad otto persone. Il governo ucraino ha quindi deciso di disporre un coprifuoco rafforzato. Intanto nella giornata di domani, martedì 22 marzo, è previsto un intervento di Zelensky al Parlamento italiano.