Russia-Ucraina, Kiev disposta a rinunciare alla Nato per la pace con la Russia: lo conferma Zelensky
L'Ucraina è pronta a discutere del suo status di neutralità e dunque a rinunciare alla Nato come parte dell'accordo di pace con la Russia, lo ha affermato lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell'intervista con i giornalisti russi che Mosca aveva diffidato dal trasmettere minacciando conseguenze. "Stiamo attentamente prendendo in considerazione la questione della neutralità. Siamo disposti e pronti a discutere di neutralità e di status non nucleare come parte di un accordo di pace con la Russia" ha affermato Zelensky in videoconferenza con i giornalisti russi nell'intervista pubblicata dal sito russo di opposizione Meduza. Lo status di neutralità del Paese però dovrebbe essere supportato da garanzie sulla propria sicurezza e dovrebbe essere "garantito da terzi e sottoposto a referendum" ha aggiunto il presidente Ucraino.
Spaccatura "irreversibile" tra i due popoli
Zelensky ha parlato anche di una possibile apertura su un "compromesso sul Donbass" ma su "Denazificazione e smilitarizzazione Non ne discutiamo affatto. Non ci sediamo affatto a un tavolo se si parla di una sorta di smilitarizzazione, una sorta di denazificazione. Per me sono cose assolutamente incomprensibili" ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’intervista. il Presidente Ha ricordato che l'invasione russa dell'Ucraina ha creato una spaccatura "irreversibile" tra i due popoli e "l'odio per tutto ciò che è russo crescerà sicuramente". "Lo so che prima di tutto ci sono i popoli, e poi i governanti. Nonostante io sia il Presidente e debba essere una persona abbastanza pragmatica, l'atteggiamento dopo il 24 però è peggiorato. È peggiorato molto. La componente emotiva della relazione con la Federazione Russa, con il popolo, è andata perduta. Anche tra le persone. Anche se capisco che in Russia ci sono molte persone che sostengono l'Ucraina e sono loro grato" ha spiegato Zelensky, sottolineando: "Una guerra sul nostro territorio non porterà nulla di buono nemmeno per i russi perché gli atteggiamenti tra i due popoli sono peggiorati tra l'intera popolazione".
Mariupol sta vivendo una catastrofe umanitaria
Nell'intervista dal titolo "Questa non è solo una guerra, è molto peggio", Zelensky ha sottolineato che sono proprio le città russofone dell'Ucraina "che sono state spazzate via dalla faccia della terra". " Mariupol sta vivendo una catastrofe umanitaria. La città è bloccata dall'esercito russo. Tutti gli ingressi e le uscite dalla città sono bloccati. Il porto è minato, impossibile arrivarci con cibo, medicine e acqua, anche per il fuoco dei militari russi sui convogli umanitari, con i conducenti che vengono uccisi. Molti dei convogli sono stati colpiti" ha ricordato.
I russi avevano uniformi da parata, pensavano di vincere subito
A proposito dell'esercito russo, "ci sono molti ragazzi che non sapevano dove stavano andando, ma, naturalmente, molti dicono sciocchezze e all'inizio mentono per paura, non sapendo cosa accadrà a loro. E poi, quando vedono che sono trattati nel modo più normale possibile, molti rimangono scioccati" ha sostenuto Zalensky rivelando: " Abbiamo un numero enorme di intercettazione di conversazioni telefoniche di soldati russi. Un numero enorme di chiamate in cui dicono: " Mi sono sparato a una gamba oggi e Tizio si è rotto qualcos'altro". "Ai soldati è stato detto che li avremmo accolti a braccia aperte e con i fiori. Abbiamo trovato uniformi da parata russe nei primi convogli inviati durante l'invasione. Sarebbe divertente se non fosse così tragico. Una parata di carri armati sul Maidan il terzo o il quarto giorno di guerra ha detto Zelensky.
I russi non recuperano i soldati morti
Zelenskiy ha anche affermato che i corpi di russi e ucraini giacciono accatastati in mezzo a Mariupol e che i russi non stanno raccogliendo i corpi dei propri morti, né consentono agli ucraini di raccogliere i propri feriti e morti. "Abbiamo chiesto il permesso di spostare i corpi dei morti e dei feriti. Non ce lo permettono. Non so se stanno spostando i loro soldati morti dal territorio controllato ma abbiamo chiesto ai russi di venire a raccogliere le loro truppe morte da noi. Non lo stanno facendo. Anche i cani e i gatti morti sono trattati meglio. Li odio perché hanno invaso il mio Paese, ma si deve essere ancora umani Cosa stanno pensando i loro genitori?"