Lotto Vaccino Astrazeneca ritirato, l’azienda: “Nessuna prova dell’aumento di rischio di embolia o trombosi”
Nessuna evidenza di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui è stato utilizzato il vaccino Astrazeneca contro il COVID-19. Così l'azienda anglosvedese si difende dopo la sospensione del vaccino in alcuni Paesi UE. Anche in Italia l’Agenzia del farmaco ha vietato in via precauzionale l’utilizzo di un lotto di dosi sviluppate dall'Università di Oxford dopo che sono stati registrati "eventi avversi", dei quali non è ancora però accertato il legame con il vaccino. Il lotto interessato è il numero ABV2856.
Il comunicato di Astrazeneca
A seguito della recente segnalazione di alcuni eventi avversi gravi segnalati in concomitanza temporale con la somministrazione del vaccino Astrazeneca contro Covid-19, l'Azienda sta collaborando con le Autorità sanitarie e regolatorie che stanno procedendo agli accertamenti necessari. "Da un'analisi dei nostri dati di sicurezza su oltre 10 milioni di somministrazioni non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui è stato utilizzato il vaccino Astrazeneca contro COVID-19" si legge in una nota.
Il numero di questi eventi è significativamente inferiore nei soggetti vaccinati rispetto al numero osservato nella popolazione generale.
Astrazeneca intende inoltre precisare che "dagli accertamenti di qualità internamente effettuati a seguito della segnalazione di AIFA, non si sono evidenziati aspetti che possano avere avuto un impatto sulla qualità, sicurezza, efficacia del lotto in questione e di questo è stata prontamente informata l'AIFA".