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Lotteria anti-evasione in Portogallo: “Porta gli scontrini, ti regaliamo un’auto”

Il Governo di Lisbona metterà in palio ogni settimana un’auto di grossa cilindrata che sarà assegnata a chi avrà lo scontrino fortunato. Obiettivo: combattere l’economia sommersa del Paese.
A cura di Biagio Chiariello
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Uno scontrino per la lotta all'evasione. Alle prese con l’austerity imposta dal salvataggio Ue-Bce-Fmi, il Portogallo lancia una bizzarra lotteria per combattere i furbetti del Fisco e rifocillare le casse dell’Erario. In realtà, va detto, è un'idea già usata in Cina, Taiwan, Brasile, Colombia, Puerto Rico, Argentina e Slovacchia. Si chiama Factura da Sorte ed è un vero e proprio concorso a premi pensato dal governo di Lisbona per indurre i cittadini lusitani a chiedere sempre la fattura o la ricevuta ai commercianti per ogni acquisto. Cosa si vince? Ogni settimana verrà messa in palio un’auto di grossa cilindrata che sarà assegnata a chi avrà lo scontrino fortunato, con il numero che verrà estratto a sorte di volta in volta. In questo modo – assicura il segretario di Stato per gli affari fiscali, Paulo Nuncio – ogni contribuente sarà stimolato a chiedere l’emissione dello scontrino e ci sarà un aumento del 50% degli acquisti dichiarati, portando 2 miliardi di guadagni in più a conoscenza dell'Agenzia delle Entrate.

Non è importante dunque quanto si spende, ciò che conta è la ricevuta fiscale. Sono tutte buone: dal caffè ai vestiti, passando per le cene al ristorante, i viaggi e i cellulari. Anche le ricevute dell’acqua, del gas o della luce saranno ammesse alla lotteria. Il nome del vincitore sarà reso noto ogni settimana attraverso la tv di Stato. Quanto al prezzo delle auto (sono 60 e ognuna costa 90mila euro), Lisbona prevede che sarà ampiamente ricompensato dal nuovo gettito. Non mancano però le critiche di chi ritiene indegno per un Paese democratico, già alle prese con manovre di austerity impopolari, affidare le sorti del gettito ad un concorso. Anche perché  in questo modo, denunciano i detrattori, si contrastano solo le “piccole evasioni”. Inoltre quando un negoziante non rilascia la ricevuta fiscale anche il cliente risparmia sull‘Iva (aumentata al 23%). E con quei soldi si può comprare anche un biglietto di una lotteria normale.

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