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Guerra in Ucraina

L’ordine del fondatore del battaglione Wagner: “Niente più prigionieri a Bakhmut, uccideteli tutti”

Yevgeny Prigozhin, leader dei mercenari del gruppo Wagner, ha ordinato ai suoi uomini impegnati a Bakhmut di uccidere tutti i soldati ucraini sul campo di battaglia e di non prendere più prigionieri.
A cura di Ida Artiaco
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"Non fate più prigionieri, uccideteli tutti". L'ordine è arrivato alle forze russe sul campo in Ucraina direttamente da Yevgeny Prigozhin, leader dei mercenari del gruppo Wagner impegnati soprattutto nella battaglia per la conquista di Bakhmut.

Che i metodi utilizzati dal battaglione fossero violenti e duri non è una novità. Solo la scorsa settimana due ex miliziani di Wagner avevano confessato di aver esploso colpi di arma da fuoco anche contro bambini di 5 anni. Ma nelle ultime ore Prigozhin ha fatto di più. Ha dichiarato che i suoi uomini che combattono a Bakhmut uccideranno i soldati rivali e non faranno più prigionieri.

La dichiarazione di Prigozhin arriva in seguito alla pubblicazione da parte di un canale Telegram affiliato a Wagner di una presunta registrazione di due ucraini che avrebbero deciso di sparare a un prigioniero di guerra russo. Il canale non ha detto da dove provenisse la registrazione e non c'è modo di verificarne l'autenticità.

"Uccideremo tutti sul campo di battaglia. Non prendete più prigionieri di guerra!", ha detto Prigozhin in una registrazione audio, diffusa sempre su Telegram. "Non conosciamo il nome del nostro uomo ucciso dagli ucraini", ha detto Prigozhin, aggiungendo che secondo il diritto internazionale il suo gruppo era obbligato a "prendersi cura, trattare, non fare del male" ai prigionieri di guerra. Prigozhin ha aggiunto che il suo gruppo non vuole violare il diritto internazionale e che avrebbe ucciso tutti i soldati sul campo di battaglia.

Intanto, nella città del Donetsk, da settimane punto nevralgico dei combattimenti tra le due parti, le forze russe avanzano a fatica, mentre la difesa ucraina continua a reggere, così come a Avdiivka e Maryinka. In tutta la regione solo ieri sono stati respinti quasi 60 attacchi stando a quanto reso noto dallo Stato Maggiore dell'Esercito ucraino nel suo aggiornamento quotidiano sull'andamento del conflitto, come riporta Ukrinform.

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