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L’ONU: “L’inasprimento della legge russa sulla propaganda LGBT è profondamente preoccupante”

Per l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, l’inasprimento della legge russa sulla “propaganda LGBT” è “profondamente” preoccupante e viola le norme internazionali sui diritti umani.
A cura di Davide Falcioni
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L'inasprimento della legge russa sulla "propaganda LGBT" è "profondamente" preoccupante e viola le norme internazionali sui diritti umani. A dirlo il nuovo Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk.

I deputati russi hanno votato ieri in prima lettura un inasprimento della controversa legge che reprime la "propaganda LGBT", nuovo segnale del rafforzamento della linea conservatrice e oscurantista nel Paese.

Le proposte approvate estendono le norme contenute in una legge esistente dal 2013, che è già stata ampiamente esaminata e condannata dagli esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite in quanto discriminatoria. Essa infatti viola i diritti fondamentali alla libertà di espressione e provoca un aumento dei crimini ispirati dall'odio.

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Come ricorda l'Alto Commissario delle Nazioni Unite le ultime modifiche legislative – approvate ieri – aggravano questa situazione allargando il campo di applicazione della norma, prevedendo un divieto assoluto di tutte le comunicazioni in materia, anche per gli adulti: saranno banditi libri, manifesti, film, pagine web e giornali. Le proposte riguardano anche i diritti delle persone transgender.

Lo scopo dei parlamentari russi, infatti, è quello di impedire la "pubblicizzazione", non soltanto davanti ai minori, dei rapporti sessuali non tradizionali e le informazioni che negano i "valori familiari". Secondo l'agenzia russa Interfax, la riforma riguarda anche la propaganda della pedofilia e il presunto incoraggiamento al cambiamenti di sesso tra gli adolescenti. Il governo avrà la facoltà di chiudere i media o le pagine web che violano la legge, nonché di espellere i cittadini stranieri accusati di promuovere comportamenti "immorali". I legislatori hanno affermato che il loro intento è difendere la moralità di fronte a quelli che sostengono essere valori liberali "non russi" promossi dall'Occidente.

Anche se non sono previste sorprese, il testo deve adesso essere vagliato dalla Camera, prima di passare al Consiglio della Federazione, equivalente al Senato, e al tavolo del presidente Vladimir Putin, cui spetta la promulgazione definitiva del progetto.

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