Guerra Ucraina, l’Onu ha sospeso la Russia dal Consiglio sui Diritti Umani: quali Paesi hanno votato contro
L'Assemblea Generale della Nazioni Unite ha votato per la sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani dell'ONU: i Paesi che hanno espresso parere favorevole sono stati 93, 58 gli astenuti e 24 i contrari. Tra questi molti storici alleati di Mosca come Cina, Cuba, Bielorussia, Siria e Vietnam e altri che lo sono diventati di recente grazie agli aiuti militari ricevuti dal Cremlino, come Mali, Gabon e Zimbabwe. Secondo la risoluzione sottoposta all'assemblea il Consiglio nutre "grave preoccupazione" per quanto concerne le segnalazioni di "violazioni e gravi e sistematici abusi dei diritti umani" commessi dalla Federazione Russa nel corso della sua invasione dell'Ucraina. Il provvedimento, approvato a larga maggioranza, sospende l'adesione della Russia al Consiglio e avvierà un riesame della questione se l'Onu lo riterrà opportuno.
Gli USA: "Nessuna autorità della Russia nel campo dei diritti umani"
Secondo l'ambasciatrice statunitense all'ONU "la Russia non dovrebbe avere una posizione di autorità in un organismo il cui scopo è promuovere il rispetto dei diritti umani. Non solo si tratta del massimo dell'ipocrisia, ma è anche pericoloso". La diplomatica ha ricordato che "ogni giorno vediamo sempre di più quanto poco la Russia rispetti i diritti umani". Per questo "la partecipazione della Russia al Consiglio per i diritti umani danneggia la credibilità del Consiglio stesso, mina l'intera ONU ed è semplicemente sbagliata". Prima del voto ha lanciato un appello anche l'ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya. "Ora il mondo è giunto a un punto cruciale. Siamo testimoni che la nostra nave sta attraversando una nebbia insidiosa verso iceberg mortali. Potrebbe sembrare che io stia parlando del Titanic, invece mi riferisco al Consiglio per i diritti umani. Dobbiamo prendere una posizione oggi per salvare il consiglio dall'affondamento", ha detto Kyslytsya, ribadendo che le azioni della Russia in Ucraina "rappresentano crimini di guerra e crimini contro l'umanità".
La Russia: "Nessuna violazione dei diritti umani"
Sul tema all'ordine del giorno è intervenuto naturalmente anche il vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Gennady Kuzmin, che ha invitato gli Stati membri a respingere la risoluzione, sostenendo che essa costituirebbe un "pericoloso precedente". "Oggi non è il momento né il luogo per le rappresentazioni teatrali, o questo tipo di spettacoli estremamente teatrali come quello presentato dall'Ucraina. In effetti, la bozza di risoluzione che stiamo esaminando oggi non ha alcun rapporto con l'effettiva situazione dei diritti umani sul campo", ha detto Kuzmin la sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani "è un tentativo degli Stati Uniti di mantenere la propria posizione dominante, un tentativo di colonialismo dei diritti umani nelle relazioni internazionali".