L’Onu denuncia: “A Gaza violato il diritto internazionale umanitario, a perdere sono i civili innocenti”
I civili continuano a morire nella Striscia di Gaza. "Siamo seriamente preoccupati, i principi di distinzione e proporzionalità non vengono rispettati",ha commentato una portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, denunciando violazioni del diritto internazionale umanitario e possibili crimini di guerra da parte delle forze di difesa israeliane, che alcuni giorni fa hanno bombardato dei campi profughi palestinesi, tra cui quello di Jabalia, provocando la morte di moltissime persone.
Secondo l'Onu questi attacchi non terrebbero conto di due principi fondamentali del diritto internazionale umanitario, quelli di distinzione e proporzionalità appunto. Il primo imporrebbe alle parti coinvolte in un conflitto di distinguere sempre coloro che prendono parte alle azioni militari dai civili – che in alcun modo possono essere considerati un obiettivo – mentre il secondo sancisce che anche nel caso in cui siano contemplate vittime civili – in operazioni militari considerate "legittime" – queste non possano mai essere sproporzionatamente "eccessive" rispetto al vantaggio che si trarrebbe dall'operazione. In altre parole, nulla può giustificare le moltissime vittime civili che si registrano da settimane.
Il numero di civili uccisi a Gaza, tra cui anche tantissimi bambini, e l'entità della distruzione potrebbero essere, secondo l'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani, "attacchi sproporzionati che potrebbero essere considerati come crimini di guerra".
Dall'altro lato le Nazioni Unite hanno anche lanciato un appello ai gruppi armati palestinesi, affinché "smettano immediatamente il lancio indiscriminato di razzi verso Israele" e "rilascino immediatamente gli ostaggi che tengono prigionieri in una seria violazione del diritto internazionale umanitario". Secondo le autorità israeliane sarebbero almeno 242 gli ostaggi trattenuti a Gaza.
In uno scenario che si fa ogni giorni più tragico, l'Onu ha sottolineato la necessità di inviare immediatamente fondi e aiuti umanitari a Gaza. Secondo l'Alto commissariato 2,7 miliogni di persone – cioè l'intera popolazione di Gaza e altre 500 mila persone nella Cisgiordania occupata, hanno bisogno di cibo, acqua e assistenza sanitaria. Le Nazioni Unite chiedono di stanziare oltre un miliardo di dollari per evitare che la situazione si faccia ancora più disperata.