L’Onu approva risoluzione contro la Russia: “Paghi per i danni in Ucraina”. Ma la Cina vota no
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato oggi a New York una risoluzione che chiede alla Russia di pagare le riparazioni per i danni causati con l'invasione dell'Ucraina.
Con 94 voti a favore, 14 contrari e 73 astenuti, nella risoluzione si chiede che la Russia sia responsabile per le sue violazioni della legge internazionale in Ucraina, anche attraverso il pagamento di risarcimenti. Il testo domanda che i 193 Paesi membri delle Nazioni Unite creino "un registro internazionale" per documentare le richieste di danni, perdite o lesioni agli ucraini causati dalla Russia.
Tuttavia, quest'ultima risoluzione ha ricevuto il livello di sostegno più basso tra le cinque relative all'Ucraina adottate dall'Assemblea Generale da dopo l'invasione del 24 febbraio scorso.
Cina e Iran hanno votato contro, altri 69 paesi astenuti
Tra i Paesi che hanno votato no alla risoluzione Onu spicca la Cina. Tra i 14 contrari ci sono anche Bahamas, Bielorussia, Corea del Nord, Cuba, Centrafrica, Eritrea, Etiopia, Iran, Mali, Nicaragua, Siria e Zimbabwe. L'India è invece tra i 73 astenuti.
"Al fine di mantenere la fiducia nell'Assemblea generale, al fine di proteggere lo spirito di cooperazione e solidarietà multilaterale, a sostegno dello stato di diritto e della giustizia, la Cina voterà contro il progetto di risoluzione", ha affermato il rappresentante di Pechino.
Non è la prima volta che Pechino prende posizione a favore di Mosca nel palazzo di vetro. Si ricordi, infatti, che anche in occasione della votazione sulla risoluzione di condanna ai referendum farsa svoltisi a fine settembre in quattro regioni ucraine per l'annessione alla Russia, la Cina insieme all'India fu tra i Paesi che decisero di astenersi.
Zelensky: "L'aggressore paghi per quello che ha fatto"
Gioisce, invece, per quanto deciso a New York il presidente dell'Ucraina, Zelensky, che su Twitter ha commentato: "Dalla vittoria della liberazione di Kherson alla vittoria diplomatica a New York con la risoluzione Onu. L'aggressore pagherà per quello che ha fatto".