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Covid 19

Londra si prepara al vaccino anti Covid: come funzioneranno le prime somministrazioni

Da domani, martedì 8 dicembre, cominceranno le vaccinazioni nel Regno Unito: dopo l’ok dell’ente di regolamentazione nazionale al vaccino Pfizer-BionTech, le prime dosi verranno distribuite attraverso 50 centri ospedalieri agli over 80, agli ospiti e ai dipendenti delle Rsa e al personale sanitario. Entro fine mese saranno somministrate 4 milioni di dosi. In arrivo anche la carta d’identità che verrà consegnata a chi si sottoporrà al vaccino.
A cura di Ida Artiaco
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L'arrivo dei vaccini al Croydon University Hospital (Getty).
L'arrivo dei vaccini al Croydon University Hospital (Getty).
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Nel Regno Unito è tutto pronto per le prime vaccinazioni anti Covid. Da martedì 8 dicembre, infatti, in 50 punti ospedalieri distribuiti su tutto il territorio nazionale verranno somministrate le prima 800mila dosi a personale sanitario, over 80 e ospiti delle case di cura. Si tratta di un primato importante: il Paese è infatti stato il primo a dare l'ok alla distribuzione dell'antidoto messo a punto da Pfizer e BioNtech dopo il via libera dell'ente di regolamentazione inglese, l'Mhra e i camion contenenti il siero, conservato a meno 70 gradi centigradi, sono già arrivati a destinazione, come dimostrano le immagini immortalate all'interno del Croydon University Hospital, a sud di Londra. "Questo è un momento cruciale per il Paese e per noi a Croydon, uno dei primi hub ospedalieri a ricevere il vaccino Covid-19", ha detto Matthew Kershaw, amministratore delegato del nosocomio. Ma come funzioneranno le prime somministrazioni del vaccino?

Tra i primi a ricevere le dosi di vaccino ci sono gli over 80, gli ospiti e i dipendenti delle case di riposo e gli operatori del NHS, il sistema sanitario britannico. Agli ambulatori medici è stato detto di iniziare a fornire personale ai centri di vaccinazione Covid entro il 14 dicembre, come riporta Sky News. "Nonostante le enormi complessità, gli ospedali daranno il via martedì alla prima fase della campagna di vaccinazione su vasta scala nella storia del nostro paese", ha commentato il professor Stephen Powis, direttore medico nazionale dell'NHS. Entro fine dicembre, verranno somministrate fino a 4 milioni di dosi. Tra le novità annunciate, quella di una vera e propria carta d'identità che verrà consegnata a chi si sottoporrà al vaccino.

Immagine da Getty.
Immagine da Getty.

Non è chiaro se sarà obbligatorio portare con sé il documento, all'interno del quale andranno segnati il nome del vaccino, il suo numero di lotto e la data in cui è stato iniettato e sul quale tuttavia è stampato un avvertimento: "Assicurati di tenere questa scheda di registrazione nella borsa o portafoglio". Non sono mancate le polemiche: alcuni temono, infatti, che le carte siano un passo verso il cosiddetto passaporto d'immunità che però il governo guidato da Boris Johnson ha negato con veemenza di voler introdurre. C'è una crescente preoccupazione che una volta diffuse nel Regno Unito le aziende possano chiedere di vederle come standard. Il Regno Unito ha ordinato 40 milioni di dosi del vaccino, sufficienti per vaccinare 20 milioni di persone, e si aspettava fino a dieci milioni di dosi entro la fine dell'anno, ma ha dovuto abbassare le proprie aspettative: ne farà al massimo 4 milioni. Si ricordi che la vaccinazione è gratuita e su base volontaria. "Sarà una maratona, non uno sprint", ha detto Powis, che ha aggiunto, per convincere anche i più insicuri: "Le consegne dei primi lotti sono avvenute quando la nostra agenzia di regolamentazione dei farmaci ha affermato che il vaccino è molto sicuro, efficace e aiuterà il Paese a voltare pagina".

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