Londra, ruba diamanti da 5 milioni di euro in gioielleria sostituendoli con sassolini: furto alla Lupin
Si è spacciata per un’esperta di gemme e ruba diamanti dal valore di 5 milioni di euro sostituendoli con dei sassolini. Non è la trama di un film, ma quanto accaduto in una gioielleria di lusso nel pieno centro di Londra. I fatti sono avvenuti nel 2016, ma i dettagli sono emersi solo nei giorni scorsi a seguito del processo che si è aperto in questi giorni nella City carico di Lulu Lakatos, la donna di origine romena ma residente in Francia accusata di essere la responsabile del furto. All'epoca 55enne, sotto il falso nome di Anna si era fatta assumere come consulente da diversi imprenditori russi che cercavano di acquistare gioielli da Boodles, a Mayfair. Credenziali che avevano convinto il proprietario, Nicholas Wainwright, a darle l'accesso al caveau dove le erano stati sottoposti sette diamanti, tra cui uno del valore di oltre 2,5 milioni di euro.
Lakatos, è stato ricostruito in tribunale, ha esaminato e pesato i diamanti prima di avvolgerli individualmente in carta velina pre-tagliata e riporli all'interno di scatole opache, inserite poi a loro volta in una borsa con cerniera che è stata poi chiusa con un lucchetto. Approfittato di un attimo di distrazione del proprietario sarebbe riuscita a sostituire i gioielli con dei piccoli sassi da giardino. Poi con una scusa ha salutato educatamente e se n'è andata, lasciando il Regno Unito. Quando l'esperta di gemme di Boodles si è accorta del furto era ormai troppo tardi.
Dopo oltre quattro anni di latitanza, la donna è stata fermata in Francia dove ha la residenza a settembre ed è stata poi estradata nel Regno Unito il 3 dicembre. Due suoi complici, Christophe Stankovic and Mickael Jovanovic, hanno già confessato e sono già stati condannati per associazione a delinquere finalizzata al furto: Lulu Lakatos è accusata di far parte di un'organizzazione criminale internazionale specializzata nella ricettazione, ma respinge ogni accusa. Secondo il pubblico ministero Philip Stott invece, "la cospirazione in cui si presume abbia avuto parte integrante e centrale è stata una delle più alte possibili in termini di raffinatezza, pianificazione, rischio e retribuzione". “I diamanti sono stati rubati dall’imputata con destrezza di mano“, ha detto il procuratore in aula. Il processo continua.