Londra, primo weekend senza lockdown: caos, assembramenti e poche mascherine
La fine del secondo lockdown generale e la somministrazione, già da domani, delle prime dosi di vaccino alla popolazione hanno allentato notevolmente le precauzioni dei cittadini del Regno Unito: in migliaia sabato si sono riversati davanti ai centri commerciali di Londra e di tutte le altre più grandi città per gli acquisti pre-natalizi. Lunghe codesi sono formate a Oxford Street, con persone che hanno sfruttato al massimo l’allentamento delle restrizioni legate al Covid-19: tra loro c’era il sindaco di Londra Sadiq Khan, che si è anche scattato dei selfie lungo le vie dello shopping. “È abbastanza chiaro – ha detto – che negozianti, aziende e in generale il settore della vendita al dettaglio hanno avuto nove mesi orrendi, vogliono assicurarsi che in questo mese d’oro e in questo trimestre d’oro possano recuperare parte del terreno perso. Se non supportiamo i nostri negozi, non possiamo sorprenderci se, a causa di una combinazione di Covid e mancanza di affari, le attività commerciali chiuderanno e le persone perderanno il lavoro”.
Il primo cittadino londinese ha comunque affermato che è indispensabile che le persone continuino a rispettare le regole indossando la mascherina e mantenendo il distanziamento sociale. Così però spesso non è stato e sui social sono state pubblicate numerose immagini di assembramenti senza nessuna protezione, e ciò nonostante il Regno Unito abbia fatto registrare oltre 1,7 milioni di contagi e più di 61mila morti.
Domani nel Regno Unito i primi vaccini
Inizieranno domani mattina le prime vaccinazioni anti Covid nel Regno Unito, primo paese occidentale ad aver dato il via libera alla somministrazione pubblica e primo al mondo ad aver autorizzato il prototipo di nuova concezione elaborato dai laboratori tedeschi Biontech in collaborazione con il colosso farmaceutico statunitense Pfizer. Il Ministro della salute Matt Hancock parla di "un v-day" nella lotta contro la pandemia. I vertici del servizio sanitario nazionale del regno (Nhs), precisano tuttavia che l'operazione richiederà mesi. "Sarà una maratona, non uno sprint", ha ribadito il professor Stephen Powis, direttore medico dell'Nhs e fra i consulenti di punta del governo, ricordando che s'inizierà dalle case di riposo (degenti e personale) e subito dopo da tutti gli ultraottantenni del paese e da medici e infermieri in prima fila. Attualmente il Regno Unito ha ricevuto circa 800mila dosi, ma ne ha preordinati solo dalla Pfizer 40 milioni destinati a garantire la prima somministrazione e il richiamo a 20 milioni di persone.
