Londra in fiamme: oltre 200 arresti, ancora proteste e saccheggi. Scotland Yard denuncia gang criminali
Bruciano tutti i quartieri della periferia di Londa. Gruppi organizzati di criminali hanno preso d'assalto decine di negozi e hanno dato alle fiamme automobili, appartamenti e addirittura uno stadio. Comincia così la terza notte di proteste scatenate dall'uccisione di un pregiudicato di colore – Mark Duggan – durante un inseguimento.
Rivolta a Londra
Abitanti delle periferie mettono a ferro e fuoco la city
Da sabato notte vanno avanti scontri tra manifestanti, criminali e forze di polizia. Scotland Yard non riesce a contenere la protesta che si è estesa a macchia d'olio a gran parte della città. Migliaia di unità in tenuta anti-sommossa sono schierate a protezione del cuore della città, ma nelle periferie è il caos. I disordini sono arrivati anche nella città di Birmingham.
Oltre 200 gli arresti, ma i numeri sono sottostimati. Gli scontri e le cariche della polizia si susseguono senza sosta in ogni strada che porta al centro di Londra. Tutte le autorità cittadine e istituzionali hanno interrotto le vacanze per cercare di porre rimedio allo stato d'assedio.
La rabbia e la povertà delle periferia sta marciando alla conquista della City. Sono gruppi di giovani di colore, armati di bastoni e cellulari. Si organizzano su Facebook e Twitter e assaltano negozi per saccheggiarli. Gruppi molto organizzati, che si muovono con furgoni e attrezzi per lo scasso. È stato arrestato addirittura un ragazzino di 11 anni. Tra i molti arrestati ci sono, infatti, molti teen-agers minori di diciotto anni.
Quatto i quartieri epicentro della protesta: Lambeth, Haringey, Enfield e Waltham Forest. Un summit d'urgenza è stato convocato al ministero degli Interni britannico. Sotto accusa l'incapacità di Scotland Yard di contenere i disordini. Guerriglia urbana che si combatte strada per strada, a farne le spese negozi e alcuni edifici dati alle fiamme. Critiche anche per l'uccisione di Mark Duggan, la pallottola che l'uomo di colore avrebbe esploso contro gli agenti si è rivelata appartenere alle armi di Scotland Yard.