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Covid 19

Londra, da fine gennaio centri per vaccini anti-Covid aperti h24: ecco come funzioneranno

Apriranno entro fine gennaio i primi centri speciali per le vaccinazioni anti-Covid operative nel Regno Unito 24 ore su 24 e 7 giorni alla settimana secondo i voleri del premier Boris Johnson, deciso ad accelerare al massimo la campagna vaccinale di massa. Finora sono 4 milioni i vaccini somministrati nel Paese fra prima e seconda dose.
A cura di Susanna Picone
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Entro la fine del mese di gennaio nel Regno Unito – che sta accelerando “il più veloce possibile” nella campagna di vaccinazione di massa anti-Covid – apriranno i primi centri speciali operativi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Centri per vaccini aperti sempre per volere del premier Boris Johnson. A dar notizia oggi dei centri per vaccini aperti h24 è stato Nadhim Zahawi, nominato da Johnson ministro ad hoc per questo dossier. In un'intervista alla Bbc, Zahawi ha aggiunto che i primi esperimenti pilota sulle vaccinazioni h 24 (a proposito della quali vi erano state alcune riserve fra i responsabili del servizio sanitario nazionale, per problemi di carenza di personale e di sovraccarico del lavoro) saranno avviati nella capitale Londra, con l'utilizzo di volontari, inclusi anche farmacisti e operatori sanitari in pensione che verranno istruiti appositamente. Ha poi rimarcato che fin da oggi hanno aperto i battenti altri 10 grandi centri vaccinali volanti ospitati in diverse strutture del Paese e che al momento il Regno Unito ha accelerato il ritmo di somministrazione dei vaccini a una media di 140 persone al minuto.

Da oggi vaccino anti-Covid agli over 70

Numeri sui vaccini che testimoniano di "un enorme progresso nella battaglia contro il virus", ha twittato Boris Johnson in mattinata, salutando il via libera dato oggi all'allargamento sull'isola della platea dei vaccinati agli over 70 come "una tappa fondamentale”. Prima degli over 70, nel Regno Unito – che è il primo Paese occidentale ad aver avviato già da dicembre la somministrazione di due diversi sieri (prima quello Pfizer/BioNTech e poi quello AstraZeneca/Oxford) – è stata data la priorità a over 80, pazienti vulnerabili, ospiti delle case di risposo e a un primo contingente di medici, infermieri, addetti all’assistenza.

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Somministrati 4 milioni di vaccini nel Regno Unito

"Finora sono 4 milioni" i vaccini somministrati nel Paese fra prima e seconda dose, ha detto Johnson nell'Oxfordshire, aggiungendo che più di metà degli ultraottantenni britannici e degli ospiti delle case di riposo sono vaccinati. Categorie "vulnerabili" che restano "la nostra priorità assoluta" assieme al personale sanitario, ha aggiunto quindi il premier, difendendo tuttavia come possibile e sensata la scelta di allargare la platea anche agli over 70. Per il premier britannico la sfida dei contagi alimentati dalla cosiddetta variante inglese resta complessa e che c'è ancora "molta strada da fare" per una vittoria definitiva sulla pandemia.

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