L’Oms invoca cautela su stop restrizioni: “Casi in salita, mascherine e distanza anche se vaccinati”
Per la seconda settimana consecutiva i casi Covid sono in risalita in tutto il mondo, una situazione, questa, dovuta in gran parte alla diffusione della più trasmissibile variante Delta. Per questo l'Organizzazione mondiale della Sanità ha chiesto ai governi di agire con "estrema prudenza" nella revoca delle restrizioni anti contagio nel giorno in cui per altro sono stati superati i quattro milioni di morti a livello globale dall'inizio della pandemia. Dal 28 giugno al 4 luglio, sono stati segnalati quasi 54mila decessi per Covid-19, il 7% in meno rispetto alla settimana precedente, il dato più basso dall'inizio di ottobre 2020, secondo il rapporto epidemiologico settimanale dell'Oms. Un aumento delle infezioni è stato registrato invece in tutte le regioni, tranne che in America. L'Europa ha registrato una crescita significativa del 30% nel numero dei contagi e del 6% nel numero dei decessi.
Il pericolo delle nuove varianti Covid
E ciò nonostante le campagne di vaccinazione. "Le varianti del Coronavirus – ha spiegato il capo dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus in conferenza stampa oggi – stanno attualmente vincendo la corsa contro i vaccini per colpa dell'iniqua produzione e distribuzione di vaccini" stessi, "che minaccia anche la ripresa economica globale. Non doveva essere così e non dovrà essere così in futuro. Da un punto di vista morale, epidemiologico o economico, ora è il momento per il mondo di unirsi e affrontare tutti insieme questa pandemia", ha aggiunto il Dg lanciando un appello: "Questa settimana i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali" dei Paesi del G20 "si incontreranno", e questa "è un'altra opportunità per i leader di adottare misure urgenti per porre fine alla fase acuta di questa pandemia". L'obiettivo, ha concluso Tedros, resta quello di "vaccinare entro settembre il 10% delle popolazioni di tutti i Paesi del mondo, percentuale che dovrebbe salire al 40% entro fine anno".
Situazione difficile in Europa e Medioriente
L'aumento delle infezioni è stato dunque registrato in tutte le regioni, tranne che in America. L'Europa ha registrato una crescita significativa del 30% nel numero dei contagi e del 6% nel numero dei decessi: proprio qui si stima che la variante Delta sarà collegata al 90% dei casi entro agosto. "Secondo i dati sottoposti alla banca dati internazionale Gisaid – ha ricordato l'Oms – il numero riproduttivo effettivo stimato per la variante Delta è del 55% superiore rispetto alla variante Alpha, e del 97% maggiore rispetto a mutanti non Voc/Voi", ossia che non rappresentano né varianti "di preoccupazione" né varianti "di interesse". Proprio in virtù di questo vantaggio, l'agenzia prevede che la "Delta supererà rapidamente le altre varianti e diventerà il lignaggio dominante nei prossimi mesi". Il che ha spinto l'Oms Europa a prendere posizione e a twittare: "I vaccini ci avvicinano gli uni agli altri e ci aiutano a porre fine alla pandemia di Covid. Tuttavia, anche se sei vaccinato puoi comunque essere infettato e trasmettere il virus" Sars-CoV-2. Per questo "mantieni la distanza di sicurezza, indossa la mascherina e cura l'igiene delle mani".
Non solo l'Europa: anche il Medio Oriente ha registrato aumenti, dell'11% nel numero di contagi. Il continente africano, uno dei più colpiti ultimamente per la mancanza di vaccini, ha registrato un aumento del 23% dei decessi per Covid-19 e il 15% in più di contagi rispetto alla settimana precedente, mentre per quanto riguarda i singoli paesi, il numero più alto di nuove infezioni è stato registrato dal Brasile, seguito da India, Colombia, Indonesia e Regno Unito.