L’Oms annuncia: “Vaiolo delle scimmie in 11 Paesi nel mondo, 80 casi confermati e 50 sotto indagine”
Il vaiolo delle scimmie, chiamato anche monkeypox, è stato individuato in 11 Paesi nel mondo, di cui 8 in Europa, con 80 casi confermati al momento e altri 50 sotto indagine. È quanto ha reso noto l'Organizzazione mondiale della Sanità che ha anche annunciato di lavorare insieme ai vari Stati per realizzare una guida per la gestione dei contagi e il monitoraggio degli stessi dopo la comparsa delle prime infezioni nel mondo occidentale, vale a dire in paesi non endemici. Tra questi, c'è anche l'Italia, con tre pazienti che sono stati isolati all'ospedale Spallanzani di Roma: uno di loro proveniva dalle Isole Canarie, tutti sono in discrete condizioni.
L'Oms sta lavorando a stretto contatto anche con l'Ecdc, l'Agenzia europea per il controllo e la prevenzione delle malattie, e i CDC americani per seguire da vicino l'evoluzione della malattia. Gli esperti dell'Organizzazione mondiale della Sanità hanno anche ricordato che Monkeypox si diffonde tra le popolazioni in molti modi: tramite contatto fisico con qualcuno con sintomi o il contatto con oggetti contaminate dal virus (lenzuola, asciugamani, vestiti, ecc.), attraverso la saliva, goccioline respiratorie ma in maniera diversa rispetto al Covid. Tra i sintomi più frequenti, ci sono eruzioni cutanee, febbre, mal di testa, dolori muscolari e linfonodi ingrossati.
Per proteggere se stessi e gli altri è importante secondo l'Oms isolarsi e parlare con un operatore sanitario se si hanno sintomi, evitare il contatto pelle a pelle o faccia a faccia con chiunque abbia sintomi, pulire le mani, gli oggetti e le superfici che sono stati toccati regolarmente e indossare una mascherina se si è a stretto contatto con un caso confermato.