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Lo Stato della Louisiana impone l’esposizione dei Dieci Comandamenti in tutte le scuole e università

Il governatore della Louisiana ha firmato una legge che prevede l’obbligo di esporre i dieci comandamenti in tutte le scuole pubbliche finanziate dallo stato, da quelle dell’infanzia ai licei, e persino nelle università. “Se vogliamo rispettare lo stato di diritto dobbiamo farlo a partire dalla legge originale, quella di Mosè”.
A cura di Davide Falcioni
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"Non avrai altro Dio fuori di me. Non nominare il nome di Dio invano. Ricordati di santificare le feste…". Se un giorno, trovandovi negli Stati Uniti, doveste imbattervi improvvisamente in una gigantografia con i Dieci Comandamenti sappiate che sarete in Louisiana, stato del sud-est degli USA che da ieri, 19 giugno, ha reso obbligatoria l’esposizione del decalogo che, secondo la leggenda narrata nella Bibbia, venne rivelato da Dio "in persona" a Mosè sul monte Sinai.

Ebbene, l'ostensione delle dieci "leggi" sacre del cristianesimo è stata resa obbligatoria nelle aule scolastiche e universitarie dello stato americano con una decisione che ha riacceso il dibattito sulla separazione tra stato e chiesa. Il governatore della Louisiana, il repubblicano Jeff Landry, ha firmato una legge che prevede l’obbligo di esporre i dieci comandamenti in tutte le scuole pubbliche finanziate dallo stato, da quelle dell’infanzia ai licei, e persino nelle università. "Se vogliamo rispettare lo stato di diritto dobbiamo farlo a partire dalla legge originale, quella di Mosè", ha affermato Landry durante la cerimonia della firma.

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La legge prevede che i dieci comandamenti siano messi in bella mostra "su poster di dimensioni adeguate e con caratteri sufficientemente grandi da essere facilmente leggibili". Naturalmente il provvedimento ha innescato non poche polemiche e l’American civil liberties union (Aclu), una storica organizzazione non governativa per la difesa dei diritti civili, ha reagito annunciando un ricorso in tribunale. "La legge viola il principio della separazione tra stato e chiesa ed è chiaramente incostituzionale", ha affermato in un comunicato. Il primo emendamento della costituzione degli Stati Uniti vieta infatti l’imposizione di una religione di stato e di accordare la preferenza a una religione rispetto a un’altra.

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