Lo staff di Biden ha imposto a una giornalista le domande da fare al presidente: licenziata
Se è vero che la campagna elettorale di Joe Biden sta facendo acqua da tutte le parti a causa delle performance del presidente USA – apparso a tutti decisamente poco lucido e pronto ad affrontare il suo sfidante Donald Trump – è altrettanto vero che anche lo staff del democratico non sta brillando per efficienza.
La conduttrice radiofonica Andrea Lawful-Sanders, infatti, è stata costretta a dimettersi da Wurd Radio dopo aver ammesso che la sua intervista post-dibattito con il presidente Biden includeva domande preselezionate dal team della campagna del presidente. "L'intervista conteneva domande predeterminate fornite dalla Casa Bianca, che violano la nostra pratica di rimanere un mezzo di informazione indipendente e responsabile nei confronti dei nostri ascoltatori", ha annunciato Sara Lomax, presidente e amministratore delegato della stazione con sede a Filadelfia, in una dichiarazione pubblicata sul suo sito web. "Di conseguenza, la signora Lawful-Sanders e Wurd Radio hanno concordato di comune accordo di separarsi, con effetto immediato", prosegue la nota.
Insomma, i più stretti collaboratori dell'inquilino della Casa Bianca hanno letteralmente dettato a una giornalista le domande da fargli allo scopo, evidentemente, di non mettere Biden più in difficoltà di quanto non sia già. Sabato un portavoce del presidente ha anche ammesso che "non è affatto una pratica insolita per gli intervistati condividere gli argomenti che preferirebbero. Queste domande erano pertinenti alle notizie del giorno: al presidente è stato chiesto di questa performance nel dibattito e di cosa aveva fatto per gli afroamericani". Infine ha assicurato: "Non subordinamo le interviste all'accettazione di queste domande".
Wurd è l'unica stazione radio di proprietà degli afroamericani della Pennsylvania. Sara Lomax ha affermato che l'emittente è fiera di essere una voce indipendente e affidabile per il suo pubblico in gran parte afroamericano di Filadelfia e che l'uso di domande fornite in anticipo "mette a repentaglio tale fiducia e non è una pratica in cui Wurd Radio si impegna o che sostiene come una questione di pratica o politica ufficiale". "La radio Wurd non è un portavoce di Biden o di qualsiasi altra amministrazione", ha assicurato Lomax.