Lloret de mar, 19enne stuprata tre ragazzi tedeschi in ostello: arrestati
Lloret de Mar ancora teatro di violenza, ma questa volta sessuale. La famosa località balneare spagnola – già assurta gli onori delle cronache per l'omicidio del connazionale Niccolò Ciatti, ucciso a calci e pugni in una nota discoteca catalana della zona – questa volta è finita al centro delle polemiche per uno stupro. La vittima è una ragazza di 19 anni, violentata la scorsa notte in un ostello da tre persone, che si suppone siano dei ragazzi tedeschi di origine marocchina anch'essi ospiti dell'ostello in cui è avvenuto lo stupro. I tre presunti assalitori sono stati fermati dalle autorità verso le sei del pomeriggio e accusati di violenza sessuale. Lloret de Mar da molti anni è conosciuta come una meta di divertimenti su misura per il turismo di massa prettamente giovanile e non è raro vederla al centro delle cronache a causa di episodi violenti avvenuti nel corso dell'estate.
Nel luglio del 2008, ad esempio, un’altra ragazza, la padovana Federica Squarise, era stata uccisa nella cittadina della Costa Brava: era in vacanza con un’amica e scomparve dopo una notte in discoteca. Una settimana più tardi il suo corpo fu ritrovato in un parco. Le indagini portarono all’arresto del barman Victor Diaz Silva, detto El Gordo, che dopo la fuga confessò l’omicidio. Da tempo i residenti protestano per i disagi causati dai turisti indisciplinati, tanto che a un certo punto si è iniziato a parlare di vera e propria "turismofobia". “Tourist go home”- tornatevene a casa vostra – è solo uno dei tantissimi messaggi che tappezzano le strade di decine di città spagnole. Il movimento anti-turismo è nato in modo spontaneo e non organizzato e si sta allargando a macchia d’olio in tutta la penisola, coinvolgendo soprattutto le isole Baleari e località come Lloret de Mar. Sulla questione, il presidente Mariano Rajoy ha sostenuto di essere contrario a questo tipo di fenomeno, soffermandosi sull’importanza economica del turismo che rappresenta 11% del Pil spagnolo e impiega 2,5 milioni di persone: “Attaccare il turismo è una sciocchezza e una assurdità, opera di gente che si sente a suo agio nelle cattive notizie, nella povertà e nell’isolamento”.