Livelli di inquinamento record in India, dopo Cop26 Nuova Delhi rischia il lockdown per lo smog
Dopo il passo indietro nell'accordo alla Cop26 per ridurre l'uso del carbone nella produzione di energia elettrica, l'India, uno dei principali paesi inquinatori al mondo, fa i conti con gli altissimi livelli di inquinamento nel Paese che rischiano di far scattare il lockdown.
Sabato scorso il primo ministro Arvind Kejriwal aveva già predisposto una serie di misure straordinarie per contrastare i livelli di inquinamento come la chiusura delle scuole per una settimana, a partire da oggi, e dei cantieri per quattro giorni. Mentre gli uffici pubblici saranno in "smart working" per una settimana per ridurre il numero di veicoli sulla strada. Livelli di smog eccezionali quelli registrati in questi giorni che potrebbero portare a nuovi interventi da parte del governo centrale in particolare per la città di Nuova Delhi: qui la situazione sembra piuttosto drammatica anche e soprattutto a causa della pratica del debbio nelle campagne che vede bruciare vegetazione e scarti delle colture per fertilizzare il terreno.
Alcune immagini satellitari della NASA hanno mostrato la maggior parte delle pianure settentrionali dell'India coperte da una densa foschia. Ma dinanzi ai dati denunciati in queste ore dalla SAFAR, la principale agenzia di monitoraggio ambientale dell'India, che registrato nella giornata di ieri, domenica 14 novembre, un indice di qualità dell'aria di Nuova Delhi "molto scarso", lo stesso Kejriwal ha parlato di un probabile "lockdown" totale della città. La decisione comunque dovrà essere presa dopo aver consultato il governo federale.