Litigano per le troppe luci accese in casa: lui uccide l’ex moglie e il figlio di lei
Sembrava una banale lite domestica, scoppiata per le troppe luci rimaste accese in casa. Invece, è finita con un due persone uccise sotto i colpi di un'arma da fuoco e un arresto per duplice omicidio. Le vittime sono Marsha Ebanks-Williams, 48 anni, e suo figlio, Robert Adams, di 28. A premere il grilletto contro di loro è stato il 47enne Michael Williams, ex marito della donna. Il delitto è avvenuto a DeLand, in Florida, intorno alle ore 20.00 di domenica 18 settembre. Lo ha reso noto l'ufficio stampa dello Sceriffo della contea di Volusia.
La coppia aveva divorziato lo scorso giugno, dopo dieci anni di matrimonio, ma i due vivevano ancora sotto lo stesso tetto. E con loro anche Robert (avuto dalla donna durante una relazione precedente) e i figli di quest'ultimo, di 5 e 6 anni.
I due bambini non sono rimasti coinvolti nella sparatoria. A chiamare il 911 – secondo le autorità – sarebbe stato lo stesso ex marito della donna: nella stessa telefonata, l‘uomo avrebbe riferito di aver sparato per legittima difesa.
Una volta arrivati sul luogo del delitto, gli agenti hanno trovato Williams seduto in un veicolo parcheggiato in un vialetto nei pressi dell'abitazione. L'uomo non ha opposto resistenza all'arresto.
All'interno della casa, invece, hanno ritrovato i corpi senza vita di Marsha e Robert, insieme ai due bambini.
In base alla ricostruzione degli inquirenti, domenica mattina l'uomo sarebbe uscito di casa, dopo aver staccato la corrente e chiuso a chiave il quadro elettrico con un lucchetto. Al suo ritorno, l'uomo avrebbe notato che i familiari avevano ripristinato la corrente e spaccato il lucchetto con cui l'uomo aveva sigillato il pannello elettrico. Sostituendolo con un altro. Questa sarebbe stata quindi la causa scatenante della disputa. E del suo tragico epilogo.
Stando a quanto affermato dal vice-sceriffo Brian Henderson in conferenza stampa l'accusato avrebbe riferito agli agenti di essere stato trattenuto con la forza e preso a pugni in faccia dall'ex moglie e da suo figlio Robert. L'uomo avrebbe quindi aperto il fuoco per difesa personale. Ma gli investigatori non credono a questa versione dei fatti.
Come riporta il Miami Herald, infatti, nella foto segnaletica mostrata ai giornalisti presenti Williams non presentava nessun segno evidente dei colpi che avrebbe ricevuto al volto. “Lui afferma di essere stato aggredito violentemente dalle due vittime. Ma io non vedo nessun segno di violenza sul suo volto – ha commentato Henderson – questo è assolutamente insensato".
Nel corso della stessa conferenza stampa è emerso anche che nei mesi successivi al divorzio, Williams e la moglie stavano progettando di vendere casa per poi dividere il ricavo. Nel frattempo, all'uomo era stato concesso di vivere in casa insieme al resto della famiglia. Ma secondo quanto riferito sempre dalle autorità dall'inizio del 2022 gli agenti sarebbero già intervenuti in altre cinque occasioni alla residenza della famiglia di East Parkway per riportare la calma in seguito a liti violente. Ma nessuna di queste aveva mai portato a un provvedimento di arresto.
Al momento, Michael Williams è detenuto in custodia cautelare nel carcere della contea di Volusia, in attesa di processo. L'uomo dovrà difendersi da due capi d'imputazione per omicidio di primo grado: secondo l'accusa, in sostanza, il 47enne avrebbe premeditato il reato. Nel caso in cui questa tesi venisse dimostrata in aula, l'imputato rischierebbe la condanna alla pena di morte.
I figli di Robert Adams sono stati invece affidati al Dipartimento statale per l'infanzia e la famiglia della Florida. Si ritiene che i due bambini potrebbero essere stati testimoni diretti del duplice delitto.
Secondo quanto riferito dall'ufficio dello sceriffo di Valusia, Williams in passato era già stato arrestato per altri presunti reati come percosse domestiche, abusi su minori e un'aggressione nei confronti di un agente delle forze dell'ordine. Ma nessuno di questi precedenti aveva poi portato a una condanna dell'uomo.