Litiga con moglie e suocera, le chiude fuori e decapita figlioletto di un anno in casa: orrore in Usa
“Una delle cose più orribili di cui abbiamo mai sentito parlare”, così l'ufficio dello sceriffo della contea di Sacramento, in Usa, ha descritto la terribile scena che gli agenti locali si sono trovati davanti intervenendo in una casa californiana dove un giovane padre di 28 anni, Andrey Demskiy, ha decapitato il figlioletto di un anno con un coltello.
Il macabro ritrovamento nelle prime ore di sabato scorso quando la polizia è intervenuta sul posto, intorno alle 4:15 del mattino ora locale, per una lite famigliare. Fuori dall’abitazione di famiglia vi erano già la moglie e la suocera dell’uomo che hanno raccontato di essere state cacciate a forza dalla casa dal 28enne dopo una violenta lite domestica.
Dopo aver appreso dalle due che nell’abitazione vi era anche un bimbo in pericolo che l’uomo aveva già scagliato a terra, gli agenti hanno deciso di intervenire con la forza e fatto irruzione, bloccando il 28enne. Demskiy "si è rifiutato di rispondere alla porta e di arrendersi pacificamente" spiega la polizia in un comunicato, aggiungendo che l’uomo "non era collaborativo" e "resisteva fisicamente" ai poliziotti.
Solo dopo averlo ammanettato, non senza fatica, gli agenti hanno fatto la macabra scoperta che li ha lasciati in stato di shock. Mentre cercavano il piccolo, infatti, in una camera da letto hanno trovato la testa mozzata del bambino. Secondo le autorità, Demskiy avrebbe usato un coltello per decapitare e uccidere il piccolo dopo aver cacciato via compagna e suocera.
L’uomo è stato arrestato e portato nella prigione principale della contea di Sacramento, dove rimane in custodia senza diritto alla cauzione. Il 28enne è stato accusato di tre reati gravi: aggressione con mezzi di forza che possono causare gravi lesioni personali, lesioni corporali a un coniuge o convivente, riferito all’aggressione a moglie e suocera, e di omicidio del piccolo.