Listeria in Spagna, terzo morto dall’inizio dell’allerta: salgono a 196 i casi confermati
Sale il numero delle vittime dell'epidemia di listeriosi scoppiata in Spagna dalla metà del mese di agosto a causa della presenza di listeria in alcuni lotti di "carne mechada", un affettato di arrosto di maiale tipico della regione meridionale dell'Andalusia, di marca La Mechà, prodotta dall'azienda Magrudis. Si tratta di una donna di 74 anni, morta martedì all'ospedale Virgin del Rocio di Siviglia, dove sono state riportate la maggior parte delle infezioni, come ha confermato il ministero della Salute di Madrid, che ha già ordinato il ritiro immediato dal mercato dei prodotti contaminati. La paziente, così come i due soggetti deceduti prima di lei a causa del contagio, una donna sui 90 anni d'età e un uomo di 72 anni, era affetta da patologie pregresse e compresa nella popolazione a rischio.
A ciò si aggiungano agli aborti sospetti di due donne di Siviglia, di cui almeno uno le autorità hanno confermato legami con l'epidemia di listeria scoppiata nel sud del Paese iberico e che sta mettendo in allarme tutto il mondo, dal momento che qui si trovano alcune delle mete turistiche più amate per le vacanze estive dai turisti. Uno di loro, un cittadino inglese, rappresenterebbe il primo caso di contagio al di fuori dei confini nazionali, ma si attendono i risultati di ulteriori analisi per verificare la notizia. La situazione, dunque, continua a fare paura, pur diminuendo il numero dei pazienti ricoverati negli ultimi giorni. Al momento si sono registrati 196 casi confermati oltre a 66 probabili e 33 sospetti.
Si ricordi che i sintomi della listeriosi, la malattia originata dal batterio della listeria monocytogenes, che può essere presente in molti alimenti crudi, dal momento che abita comunemente nell’acqua e nel terreno, sono nausea, vomito e diarrea, ma anche meningite o encefalite nei casi più gravi. Per questo anche la Farnesina ha consigliato agli italiani che li manifestino, e che sono stati di recente in vacanza in Spagna, di "rivolgersi ad una struttura medica e di richiedere la diagnosi di listeria attraverso le analisi del sangue". A rischio sono soprattutto i soggetti affetti da patologie pregresse o comunque più deboli.