L’Iran dopo l’attacco missilistico contro Israele: “Questo è solo una parte del nostro potere”
"Una risposta decisiva all'aggressione israeliana". Così il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha definito l'attacco missilistico avvenuto nella serata di oggi, martedì 1 ottobre, contro Israele.
"In conformità con i diritti legittimi e con l'obiettivo di stabilire la pace e la sicurezza in Iran e nella regione, è stata data una risposta decisiva all'aggressione del regime sionista", ha scritto il presidente su X.
"Fate sapere a Netanyahu che l'Iran non è un paese belligerante, ma si oppone fermamente a qualsiasi minaccia. – prosegue ancora il messaggio pubblicato su X daPezeshkian – Questo è solo una parte del nostro potere". Il presidente ha anche avvertito il premier israeliano di "non entrate in conflitto" con Teheran e che l'azione odierna è stata realizzata "in difesa degli interessi e dei cittadini iraniani".
Teheran ha poi smentito la notizia circolata dopo l'attacco su un preavviso dato dall'Iran agli Stati Uniti, come riferito dalla missione iraniana presso le Nazioni Unite a New York.
"Nessun preavviso è stato dato agli Stati Uniti prima della nostra risposta; tuttavia, è stato emesso un serio avvertimento in seguito", afferma la missione iraniana in una dichiarazione, riportata dai media israeliani.
L'ayatollah Ali Khamenei: "Vittoria divina è imminente"
Subito dopo l'attacco è arrivata anche la reazione della Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei. Citando versi del Corano, ha predetto una "imminente vittoria divina".
In due post separati su X, Khamenei ha affermato che "le persone giuste" possono dover fare sacrifici "ma non saranno sconfitte alla fine del giorno". "Sono loro i vincitori sul campo", ha affermato pubblicando immagini che mostrano il lancio di missili iraniani.
Guardiani della Rivoluzione: "Colpite tre basi israeliane"
I Guardiani della Rivoluzione hanno riferito di aver usato "per la prima volta" i missili ipersonici Fattah durante l'attacco odierno. A riportare la notizia è sta la tv di Stato di Teheran.
"Abbiamo preso di mira tre basi militari israeliane a Navatim, che ospita gli aerei F-35, Netzarim, che ospita gli aerei F-15 usati per assassinare Sayyed Nasrallah, e la base di Tel Nof vicino a Tel Aviv", hanno precisato i pasdaran, sostenendo che "il 90% dei missili che abbiamo lanciato contro Israele ha colpito i suoi obiettivi".