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Proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini

L’Iran abolisce la polizia morale: controllava le donne che non indossano il velo

Il procuratore generale dell’Iran, Mohamad Jafar Montazeri, ha annunciato lo scioglimento della polizia morale, la forza che controllava l’abbigliamento delle persone e arrestava soprattutto le donne che non si coprivano secondo i codici dettati dal regime della Repubblica islamica: “È stata abolita da chi l’ha creata”.
A cura di Ida Artiaco
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A circa tre mesi dall'inizio delle proteste in seguito alla morte di Mahsa Amini, il procuratore generale dell'Iran, Mohamad Jafar Montazeri, ha annunciato parlando a Qom, in un incontro con il clero, lo scioglimento della polizia morale, la forza che controllava l'abbigliamento delle persone e arrestava soprattutto le donne che non si coprivano secondo i codici dettati dal regime della Repubblica islamica.

"La polizia morale non ha niente a che fare con la magistratura, ed è stata abolita da chi l'ha creata", ha detto il procuratore.

Alcuni analisti considerano l'annuncio una resa al movimento di protesta popolare che si registra nel Paese da tre mesi, anche se altri parlano di decisione limitata e presa troppo tardi. Ma un segnale è comunque arrivato.

Montazeri ha spiegato che la magistratura continuerà a vigilare sui comportamenti a livello comunitario e ha sottolineato che l'abbigliamento femminile continua ad essere molto importante, soprattutto nella città santa di Qom.

Il procuratore ha precisato che portare lo hijab in modo sbagliato, "specialmente nella città santa, è una delle principali preoccupazioni della magistratura e della nostra società rivoluzionaria, ma va notato che l'azione legale è l'ultima risorsa e le misure culturali precedono qualsiasi altra".

Sempre Montazeri negli ultimi giorni aveva ha fatto anche un altro annuncio importante: ha detto che a breve, entro 15 giorni al massimo, il Parlamento e il Consiglio Supremo della Rivoluzione Culturale annunceranno la loro opinione sulla questione del velo obbligatorio.

Anche il presidente del Paese, Ebrahim Raisi, si era aggiunto al coro, ricordando che la legge islamica è parte integrante della costituzione iraniana, ma facendo presente che "ci sono modi di interpretare la costituzione stessa che possono essere flessibili".

Insomma, qualcosa pare stia cambiando dopo le proteste scoppiate in tutto il Paese in seguito alla morte di Mahsa Amini, la 22enne morta in seguito ai maltrattamenti della polizia morale, dopo essere stata arrestata per non aver indossato correttamente il velo: in quasi 80 giorni di scontri, sono oltre 18mila le persone arrestate dalle forze di sicurezza, tra cui molti minorenni, e oltre 400 le vittime.

Anche Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia, ha commentato in maniera positiva la notizia dell'abolizione della polizia morale: "Se fosse vero, sarebbe la prima vittoria del movimento di protesta iniziato a metà settembre. Bisogna infatti vedere se questo annuncio verrà attuato. E comunque arriva dopo oltre 400 morti e non è detto che basti ai manifestanti".

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