L’incendio di Rio de Janeiro e l’alleanza internazionale per il Carnevale
Meno di un mese alla più grande festa popolare del Brasile. Meno di un mese per questo Carnevale 2011 e tutti i preparativi si azzerano, bruciati nel drammatico incendio avvenuto alle 7 di ieri nella "Città del Samba", il laboratorio in cui vengono preparati i carri allegorici e i costumi del Carnevale di Rio. Sono stati necessari ben 15 mezzi dei pompieri perché il rogo potesse finalmente essere domato, dopo aver incenerito almeno quattro magazzini.
Fuori dalla struttura, durante e dopo l'incendio, molti guardavano, alcuni piangevano. Se l'evento non ha preso le pieghe più drammatiche – non risultano comunque feriti – è pur vero che l'incendio minaccia la riuscita di un evento al quale molti brasiliani guardano per tutto un anno. Una festa che ha un senso più profondo della semplice distrazione. Di certo vi è il lavoro di migliaia di persone, ma anche un dolore dissuto a livello comunitario. Se il divertimento domina i 5 giorni del Carnevale, è anche per la capacità che ha l'evento di rappresentare Europa ed Africa. Qualcosa che, dunque, riguarda le radici stesse del paese.
L'importanza del Carnevale non sfugge a chi in Italia ben comprende il significato di questa festa. Ecco che dunque da Viareggio si leva l'offerta di aiuto di Alessandro Santini, presidente della Fondazione Carnevale: "Di fronte alle immagini del disastro che ha colpito il Carnevale di Rio de Janeiro siamo pronti a mettere a disposizione il nostro contributo di professionalità". Un contributo di professionalità, perché "purtroppo – seguita Santini – le ristrettezze del nostro bilancio ci impediscono di poter stanziare delle risorse dirette". Un contributo d'arte, perché la festa è, prima di tutto, cultura.
